Il 35% dei funzionari locali maltrattati dai residenti: sondaggio nel governo giapponese
Secondo un sondaggio governativo condotto venerdì, circa il 35 percento dei funzionari degli enti locali in Giappone ha subito comportamenti autoritari o abusivi da parte dei cittadini, una percentuale più di tre volte superiore rispetto a quella rilevata in un altro studio condotto sui lavoratori del settore privato.
I risultati dell'indagine condotta dal Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni sulle molestie sul posto di lavoro negli ultimi tre anni suggeriscono che i dipendenti pubblici, considerati "servitori dell'intera comunità" dalla Costituzione, ricevono regolarmente richieste irragionevoli dai contribuenti per i quali sono pagati.
"Le aziende private possono scegliere i loro clienti, ma gli enti locali devono fornire servizi amministrativi a tutti, il che potrebbe aver influito sul risultato", ha affermato un funzionario del Ministero.
Mentre il problema del "Kasu-Hara", termine gergale giapponese che indica le molestie ai danni dei clienti, sta diventando sempre più noto all'opinione pubblica, sempre più governi locali e aziende stanno adottando misure per proteggere i lavoratori.
Il sondaggio tra i dipendenti pubblici, condotto tra novembre e dicembre, ha interessato 388 enti locali selezionati casualmente in tutto il Giappone e ha ricevuto 11 risposte da coloro che lavorano nel settore amministrativo, esclusi gli insegnanti.
Un'indagine condotta dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare su aziende e altri enti privati nel maggio dell'anno scorso ha mostrato che il 10,8 percento dei dipendenti aveva subito comportamenti abusivi o oppressivi da parte dei clienti.
Il governo ha presentato al Parlamento un emendamento che impone alle aziende di stabilire regole chiare contro gli abusi commessi dai clienti e dal pubblico e di creare un sistema che consenta alle vittime di sporgere denuncia. Anche i comuni dovranno adottare misure per risolvere il problema.
Sebbene in Giappone l'espressione giapponese che definisce i clienti come "dei", dato il loro potere percepito sui lavoratori dei servizi, sia ampiamente accettata da decenni, gli atteggiamenti stanno lentamente cambiando.