Antica ciotola rituale ritrovata intatta nelle profondità del lago Biwako
In una potenziale scoperta archeologica, un pezzo di ceramica antica straordinariamente conservato è stato individuato sul fondale del lago Biwako, gettando nuova luce sulle pratiche rituali associate a un misterioso sito sottomarino.
I ricercatori hanno ripreso il fondale del lago a una profondità di 70 metri, rivelando quella che sembra essere una conca con stelo che giaceva indisturbata, nonché un possibile piatto poco profondo nelle vicinanze.
La scoperta è stata effettuata il 2 luglio utilizzando un veicolo sottomarino telecomandato gestito dal Biwako Trust, un'organizzazione no-profit impegnata nella tutela dell'ambiente del più grande lago d'acqua dolce del Giappone, nella prefettura di Shiga.
Michio Kumagai, direttore del Biwako Trust e ricercatore senior presso la Ritsumeikan University, ha guidato il team, esplorando un'area compresa tra 200 e 300 metri al largo di Capo Tsuzuraozaki, nella parte settentrionale del lago.
Secondo Sadakatsu Kunitake, capo archeologo presso il NARA National Research Institute for Cultural Properties, in base alla sua forma, si ritiene che la ciotola con stelo risalga al V secolo.
"È sorprendente che un vaso di argilla risalente a più di 1 anni fa sia rimasto pressoché intatto, come una capsula del tempo emersa dalle profondità", ha affermato Kunitake.
Ha aggiunto che il design della ciotola suggerisce che venisse utilizzata nei rituali, rafforzando il legame tra il sito e le pratiche cerimoniali.
Secondo Kumagai, questa è la prima volta che un vaso rituale viene identificato nel sito, il quale ritiene che il fondale del lago possa nascondere ancora molti altri manufatti.
Le rovine sottomarine di Tsuzuraozaki furono scoperte per la prima volta nel 1924, quando delle ceramiche preistoriche rimasero impigliate nelle reti da pesca.
Da allora sono stati recuperati circa 200 reperti risalenti a un periodo compreso tra 10 e 000 anni fa, a profondità comprese tra 1 e 000 metri.
Esistono diverse teorie che spiegano perché così tanti manufatti siano finiti sul fondo del lago Biwako: tra queste, quella secondo cui i pezzi di argilla sarebbero stati depositati nel lago durante dei rituali, sarebbero affondati insieme alle barche in incidenti o sarebbero stati lasciati a un'antica comunità a causa di cambiamenti geologici.
La recente scoperta potrebbe contribuire a risolvere un mistero archeologico che da tempo lascia perplessi i ricercatori.

