Dopo la confusione, la Nigeria abbandona la richiesta di visto speciale per il Giappone
Le autorità nigeriane hanno rimosso una dichiarazione errata secondo cui il Giappone avrebbe rilasciato visti speciali ai nigeriani, un'interpretazione errata che ha alimentato false affermazioni sui social media secondo cui Tokyo avrebbe aperto le sue porte agli immigrati africani.
Il Ministero degli Esteri giapponese ha confermato il ritiro il 26 agosto, in seguito a colloqui ufficiali con il governo nigeriano.
La falsa richiesta di visto faceva parte di una serie di disinformazioni su un progetto di amicizia culturale e internazionale organizzato dall'Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale (JICA).
Di recente, la JICA ha designato quattro municipalità giapponesi come "Città natale della JICA in Africa", simbolicamente per i governi africani.
Le coppie annunciate sono: Imabari nella prefettura di Ehime con il Mozambico; Kisarazu nella prefettura di Chiba con la Nigeria; Sanjo nella prefettura di Niigata con il Ghana; e Nagai nella prefettura di Yamagata con la Tanzania.
Su X e altre piattaforme di social media si stanno diffondendo traduzioni errate del programma, e il programma JICA è stato ingiustamente criticato per aver permesso a un "flusso di immigrati africani" di entrare in Giappone.
In alcuni post si affermava addirittura che nell'ambito del programma il territorio giapponese sarebbe stato ceduto alle nazioni africane.
Tutti e quattro i sindaci comunali hanno rilasciato dichiarazioni affermando che queste voci erano completamente false.
Hisashi Matsumoto, viceministro parlamentare degli affari esteri, ha ribadito il 28 agosto che il Giappone non ha programmi speciali per i visti né politiche di immigrazione flessibili per i paesi africani.
Ha inoltre riconosciuto la lentezza della risposta del Ministero nel prevenire la diffusione di informazioni errate.
"Il recente sviluppo riflette in parte come la società giapponese stia diventando sempre più sensibile a parole come 'immigrati'' e “stranieri,'" hanno detto i giornalisti.
Nel caso della Nigeria, l'ufficio presidenziale del Paese ha rilasciato una dichiarazione online affermando che il Giappone avrebbe "creato una categoria di visto speciale per i giovani nigeriani altamente qualificati, innovativi e talentuosi che desiderano trasferirsi a Kisarazu per vivere e lavorare".
Su richiesta del Ministero degli Esteri giapponese, le autorità nigeriane hanno ritirato il post originale e rilasciato una nuova dichiarazione, chiarendo che le designazioni delle città natale fanno parte degli sforzi per rafforzare i legami culturali tra le due nazioni.
I funzionari nigeriani hanno affermato di aver inizialmente frainteso l'essenza dell'annuncio della JICA sulla designazione di Kisarazu come "città natale" della Nigeria.

