I giganti dell’IT avvertono dei bassi salari dei giornalisti nella distribuzione di notizie online
Giovedì la Fair Trade Commission giapponese ha avvertito Google e altri giganti della tecnologia che l'utilizzo dei contenuti dei media sulle loro piattaforme online senza un adeguato compenso potrebbe potenzialmente violare le leggi antimonopolio.
L’avvertimento arriva nel contesto delle crescenti preoccupazioni globali che queste piattaforme generino ingenti ricavi dalla diffusione di informazioni su Internet, mentre gli operatori dei media, inclusi giornali, riviste ed emittenti, sembrano essere alle prese con lo sfruttamento a causa di compensi insufficienti.
Nel suo rapporto pubblicato lo stesso giorno, l’organismo del commercio equo e solidale ha evidenziato sei potenziali violazioni delle leggi antimonopolio. Ha esortato le piattaforme online a rivelare in modo trasparente i loro criteri di compenso per l’utilizzo di contenuti di notizie e ha affermato che adotterà misure severe contro eventuali trasgressori.
Quattro degli esempi riguardano possibili violazioni da parte di Yahoo Japan Corp. e altri operatori di portali di notizie, incluso il rifiuto di rinegoziare i contratti nonostante un calo significativo del numero di visitatori dei siti web dei media a causa di un cambiamento nelle modalità di visualizzazione sui portali.
Gli altri due casi riguardano potenziali violazioni da parte dei gestori dei motori di ricerca, come Google LLC. Le violazioni includono la limitazione della visibilità dei contenuti delle notizie delle piattaforme concorrenti nelle classifiche di ricerca.
Google ha dichiarato in una nota che esaminerà il rapporto prima di spiegare i suoi servizi e il lavoro che coinvolge i media, le imprese e il pubblico in generale.
Nel febbraio 2021, la FTC ha esortato i giganti della tecnologia a chiarire i termini con i media attraverso un’indagine sulla pubblicità digitale, ma ha stabilito che non erano stati apportati miglioramenti sostanziali all’ambiente.
Questa volta, la commissione ha redatto il rapporto sulla base di un sondaggio condotto tra fornitori di contenuti giornalistici, giganti IT e consumatori in generale.
Ha sottolineato l'importanza di negoziati adeguati tra gli operatori delle piattaforme di informazione e gli operatori dei media al fine di migliorare l'equità e la trasparenza, nonché di garantire un ambiente giusto e competitivo.