I media giapponesi affermano che la ricerca basata sull’intelligenza artificiale viola il diritto d’autore e chiedono una riforma legale
Motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale gestiti da giganti tecnologici statunitensi come Google LLC e Microsoft Corp. probabilmente violano i diritti d'autore, ha detto mercoledì un'associazione gestita dai mass media giapponesi.
L'Associazione giapponese degli editori e degli editori di giornali in una dichiarazione ha invitato le aziende che gestiscono tali servizi a ottenere il consenso delle testate giornalistiche perché le risposte di ricerca spesso assomigliano ad articoli provenienti da una fonte non autorizzata.
L'associazione ha analizzato che i motori di ricerca basati sull'intelligenza artificiale a volte restituiscono risposte imprecise perché riutilizzano o modificano in modo inappropriato gli articoli e ha sottolineato che le aziende dovrebbero garantire l'accuratezza e l'affidabilità dei loro servizi prima del lancio.
L'associazione ha inoltre esortato il governo giapponese a rivedere e rivedere urgentemente le leggi sulla proprietà intellettuale, come la legge sul copyright.
I motori di ricerca AI, che combinano le capacità dei motori di ricerca tradizionali con l'intelligenza artificiale generativa, recuperano informazioni da più siti per visualizzare una risposta riepilogativa alla query di un utente. Google ha lanciato questo servizio l'anno scorso.
L'associazione ha sostenuto nella sua dichiarazione che mentre i motori di ricerca tradizionali indirizzano gli utenti a vari contenuti protetti da copyright disponibili online, i motori di ricerca AI fanno trapelare il contenuto, rendendolo un tipo di servizio completamente diverso.
Pur sottolineando che in molti casi il contenuto essenziale dell'articolo citato è riprodotto integralmente e costituisce quindi una violazione del diritto d'autore, l'associazione ha anche evidenziato il problema delle "ricerche a zero clic", in cui gli utenti non visitano il sito di origine.
Lui ha avvertito che la mancanza di traffico potrebbe portare ad una diminuzione delle attività giornalistiche da parte degli organi di informazione, che avrebbe poi un impatto negativo sulla democrazia e sulla cultura.
La dichiarazione solleva anche preoccupazioni circa potenziali inesattezze nelle risposte generate dai motori di ricerca AI, che potrebbero far apparire errati gli articoli stessi e danneggiare la credibilità delle testate giornalistiche.
L'associazione ha aggiunto che fornire servizi di motore di ricerca AI senza ottenere il permesso di utilizzare gli articoli originali potrebbe violare la legge antimonopolio.
In un rapporto pubblicato lo scorso autunno, la Commissione giapponese per il commercio equo e solidale ha suggerito che le società che gestiscono motori di ricerca, che fungono da gateway per i siti di notizie, potrebbero detenere una posizione dominante sulle società di media, avvertendo che se le tariffe per l'utilizzo degli articoli fossero molto basse, ciò rappresentare un problema ai sensi della legge.