Il Giappone afferma che l'acqua trattata a Fukushima è sicura durante l'incontro Cina-Corea del Sud

Il Giappone afferma che l'acqua trattata a Fukushima è sicura durante l'incontro Cina-Corea del Sud

Sabato il Giappone ha sottolineato la sicurezza del rilascio in mare di acque reflue radioattive trattate dalla centrale nucleare di Fukushima, durante una riunione dei ministri dell’Ambiente che ha coinvolto Cina e Corea del Sud.

“Abbiamo confermato che non vi è alcun impatto sulle persone e sull’ambiente”, ha affermato il ministro dell’Ambiente giapponese Shintaro Ito in un incontro a Nagoya, nel Giappone centrale. La Cina ha criticato il Giappone per la fuoriuscita di acqua e ha imposto un divieto generale sulle importazioni di prodotti ittici giapponesi.

Il ministro cinese dell'Ecologia e dell'Ambiente, Huang Runqiu, ha parlato di "acqua contaminata da armi nucleari", come spesso fa Pechino, e ha chiesto "consultazioni approfondite con le altre parti interessate, in particolare con i vicini" riguardo al suo smaltimento "responsabile".

Ito ha sottolineato che il Giappone continuerà a migliorare l'affidabilità del monitoraggio delle radiazioni nelle acque vicine e la sua trasparenza su questo tema.

Il governo giapponese ha iniziato a scaricare l’acqua trattata nell’Oceano Pacifico alla fine di agosto come parte degli sforzi per smantellare i reattori guasti della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, devastata da un violento terremoto e tsunami nel marzo 2011.

Durante il processo di raffreddamento del combustibile fuso del reattore sono state generate enormi quantità di acqua contaminata. L'acqua passa attraverso un sistema di trattamento liquido che rimuove la maggior parte dei radionuclidi tranne il trizio, e i livelli di trizio vengono significativamente diluiti con acqua di mare prima di essere rilasciati.

I tre paesi asiatici tengono riunioni annuali dei rispettivi ministri dell’ambiente dal 1999 per discutere questioni ambientali globali e regionali e rafforzare la cooperazione.

Nell’ultimo incontro, i tre paesi hanno anche discusso dei progressi compiuti nella lotta ai rifiuti marini, all’inquinamento atmosferico e ad altre questioni, sulla base di un piano d’azione quinquennale fino al 2025.