Il Giappone chiede il blocco dell'accesso ai casinò online esteri
Il Giappone ha chiesto a otto paesi e regioni di impedire ai propri residenti di accedere ai siti web di casinò online autorizzati, ha affermato lunedì una fonte governativa.
In Giappone è considerato un reato giocare d'azzardo su siti di scommesse esteri, motivo per cui il governo ha dovuto affrontare la questione sollecitando gli operatori a bloccare l'accesso ai loro siti, molti dei quali sono in giapponese.
Il Giappone ha deciso di reprimere il gioco d'azzardo illegale in seguito alle rivelazioni dei media secondo cui alcuni atleti professionisti e celebrità hanno utilizzato i casinò online. Un'indagine della polizia ha stimato che oltre 3 milioni di persone nel Paese abbiano giocato d'azzardo online.
I siti di gioco d'azzardo, facilmente accessibili tramite smartphone, sono legalmente gestiti in alcuni paesi, ma non in Giappone. Lotterie e scommesse su corse autorizzate – cavalli, biciclette, motoscafi e moto da corsa – sono le uniche forme di gioco d'azzardo legali nel paese.
Secondo la fonte, il Giappone ha avviato rapporti con Canada, Costa Rica, Georgia, Malta, l'isola di Anjouan nelle Comore, Curaçao nei Paesi Bassi e l'isola di Man e Gibilterra, due territori britannici.
In Giappone, è prevista a breve l'entrata in vigore di una legge che inasprirà la normativa sul gioco d'azzardo online illegale, vietando ai siti web di indirizzare il traffico verso i siti di casinò. Il governo prevede di ribadire la sua richiesta alle otto nazioni e regioni dopo l'approvazione della legge.
Un'analisi di 40 siti di casinò online disponibili in Giappone ha rivelato che tutti gli operatori erano autorizzati, con circa il 70% registrato a Curaçao, un territorio sull'isola olandese dei Caraibi. Si ritiene che i giocatori d'azzardo in Giappone spendano annualmente circa 1,24 trilioni di yen (8,6 miliardi di dollari), ha dichiarato la polizia.
Solo due dei siti dichiaravano esplicitamente che l'accesso dal Giappone non era consentito. Dei 35 siti confermati come accessibili, sei avevano tutto il traffico proveniente dal Giappone.
Poiché i siti operano legalmente con licenze straniere, è difficile per il Giappone sanzionare gli operatori per violazioni del gioco d'azzardo. Le autorità giapponesi stanno attirando agenti di pagamento e promotori che pubblicizzano i siti sui social media per ottenere premi.