Il Giappone invia un grande drone alle isole Senkaku a causa delle intrusioni delle navi cinesi

Il Giappone invia un grande drone alle isole Senkaku a causa delle intrusioni delle navi cinesi

TOKYO – Il Giappone sta utilizzando un grande drone della Guardia costiera, il Seaguardian, per monitorare le isole Senkaku nel Mar Cinese Orientale, nel contesto delle ripetute incursioni nelle acque vicine da parte di imbarcazioni cinesi, hanno affermato lunedì fonti vicine alle relazioni bilaterali.

Si prevede che l'impiego dell'MQ-9B Seaguardian, un velivolo a pilotaggio remoto autoprodotto e dotato di radar avanzato, contribuirà a rafforzare la sicurezza nelle acque territoriali giapponesi al largo degli isolotti disabitati, che comprendono una vasta area di circa 4,740 chilometri quadrati.

Le navi della Guardia Costiera cinese navigano regolarmente vicino alle isole Senkaku, amministrate dal Giappone ma rivendicate dalla Cina, che le chiama Diaoyu. Sono state avvistate per 355 giorni nel 2024, segnando un record da quando il governo giapponese ha posto gli isolotti sotto il controllo statale nel 2012.

L'operazione con i droni mira evidentemente a dimostrare la determinazione del Giappone a non tollerare tentativi unilaterali di cambiare lo status quo con la forza nel Mar Cinese Orientale.

Le fonti hanno affermato che la Seaguardian ha sorvolato le Senkaku diverse volte da aprile, monitorando le navi della Guardia costiera cinese e catturando immagini.

Potrebbe essere incaricato di emettere avvisi aerei alle navi cinesi affinché non entrino nelle acque territoriali giapponesi, secondo le fonti. La Guardia Costiera giapponese non ha rivelato le operazioni con i droni intorno alle Senkaku.

Il Seaguardian, lungo circa 12 metri e con un'apertura alare di 24 metri, è pilotato da piloti in un centro operativo a terra. Le immagini e gli altri dati raccolti dal drone vengono verificati dagli ufficiali della Guardia Costiera, che impartiscono anche istruzioni.

La Guardia costiera giapponese attualmente gestisce tre droni Seaguard, ai quali se ne aggiungeranno altri due nel corso dell'anno fiscale fino a marzo 2026.

La Seaguardian è stata introdotta per missioni di sorveglianza nel Mar Cinese Orientale, nel Pacifico e nel Mar del Giappone, e viene impiegata anche per interventi in caso di emergenza marittima e di catastrofi.

Prodotto dalla General Atomics Aeronautical Systems Inc., il velivolo può volare ininterrottamente per oltre 24 ore. In un singolo volo, può completare un circuito completo del perimetro esterno della zona economica esclusiva del Giappone.

La Guardia costiera giapponese ha iniziato a utilizzare il Seaguard presso una base aerea della Forza di autodifesa marittima nella prefettura di Aomori, nel nord-est del Giappone, ma a gennaio ha spostato la sua base all'aeroporto di Kitakyushu, nella prefettura di Fukuoka, nel sud-ovest del Giappone, per prepararsi a operazioni su larga scala.