Il Giappone punta a schierare missili a lungo raggio sull'isola di Kyushu
Il Giappone sta valutando l'ipotesi di schierare missili a lungo raggio sull'isola sudoccidentale di Kyushu come parte degli sforzi del Paese per acquisire "capacità di contropiede" per colpire obiettivi nemici in caso di emergenza, hanno affermato sabato fonti governative.
L'implementazione, che dovrebbe iniziare alla fine del prossimo anno fiscale, nel marzo 2026, mira a rafforzare la sicurezza nell'arcipelago sud-occidentale di Nansei, strategicamente importante per la sua vicinanza a Taiwan, in un contesto di crescenti timori che l'isola democratica autogovernata possa essere invasa dalla Cina.
La Cina considera Taiwan una provincia ribelle che deve essere riunificata alla terraferma, anche con la forza.
Le autorità stanno valutando possibili siti di dispiegamento e i residenti locali sono preoccupati per i possibili obiettivi degli attacchi nemici, hanno affermato le fonti.
Secondo le fonti, i missili possono essere dispiegati presso le guarnigioni del reggimento missilistico di superficie della Forza di difesa terrestre basate sulle navi a Yufu, nella prefettura di Oita, e nella città di Kumamoto.
Secondo le fonti, è improbabile che la prefettura insulare meridionale di Okinawa, più vicina alla Cina continentale, possa essere utilizzata come sito di spiegamento, in quanto si teme che ciò possa aumentare le tensioni con Pechino.
I missili da schierare sono una versione potenziata del missile guidato Tipo-12 della GSDF, con una gittata estesa a 1 chilometri. Un dispiegamento a Kyushu porrebbe le zone costiere della Corea del Nord e della Cina nel loro raggio d'azione.