Il primo ministro giapponese uscente Ishiba conferma l'alleanza con gli Stati Uniti nel colloquio con Trump a New York
NEW YORK – Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha avuto una breve conversazione martedì a New York con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affermando che l'alleanza tra i loro paesi continuerà a essere importante per la pace e la prosperità nel mondo.
Ishiba, che ha annunciato la sua intenzione di dimettersi circa due settimane fa dopo non essere riuscito a risolvere i colloqui sui dazi con gli Stati Uniti, e Trump hanno accolto con favore quello che hanno considerato un progresso stabile e positivo negli interessi nazionali di entrambi i Paesi, secondo il Ministero degli Esteri giapponese.
La loro conversazione ha avuto luogo durante un ricevimento organizzato da Trump e dalla moglie Melania per i leader mondiali.
Ishiba, che si è recato a New York per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha espresso la sua gratitudine per l'amicizia e la fiducia di Trump, ha affermato il ministero.
Prima di quest'ultimo incontro, Ishiba, entrato in carica a ottobre, ha avuto due colloqui faccia a faccia con Trump, il primo a Washington a febbraio e il secondo nella località montana canadese di Kananaskis a giugno, a margine di un vertice del G7.
Dopo l'insediamento di Trump per il secondo mandato a gennaio, Ishiba è stato il primo chef asiatico a essere invitato alla Casa Bianca.
Da allora, Ishiba ha concordato con Trump di perseguire una "nuova età dell'oro" nelle relazioni tra Giappone e Stati Uniti.
Ma il governo uscente del primo ministro ha trascorso mesi a negoziare un accordo commerciale con l'amministrazione Trump, dopo la sua minaccia di imporre tariffe molto più elevate, in particolare sul settore automobilistico del principale produttore giapponese, che rappresenta un terzo delle sue esportazioni totali verso gli Stati Uniti.
In cambio dell'impegno del Giappone a investire massicciamente negli Stati Uniti, Trump ha infine abbassato i dazi sui beni giapponesi, riducendo anche l'imposta sulle auto dal 27,5% al 15% a metà settembre.
Nell'annunciare le sue dimissioni, Ishiba ha citato il "raggiungimento di un traguardo importante" da parte del suo governo nei negoziati tariffari con gli Stati Uniti come una delle ragioni della sua decisione. Si dimette per assumersi la responsabilità della sconfitta del Partito Liberal Democratico al governo alle elezioni di luglio per la Camera dei Consiglieri.

