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Il tribunale annulla la terapia ormonale obbligatoria per le persone transgender

Con una sentenza storica, la Corte di famiglia di Sapporo ha stabilito che l'obbligo per le persone transgender di modificare l'aspetto dei propri genitali per cambiare legalmente il proprio genere è incostituzionale e invalido.

La sentenza, emessa il 19 settembre, segna la prima volta in cui un tribunale giapponese stabilisce che il cosiddetto "requisito di comparizione" viola la Costituzione.

La decisione si basa su una sentenza della Corte Suprema del 2023 che ha annullato il requisito della sterilizzazione per il riconoscimento legale del genere. Questa decisione ha aperto la strada al cambio di genere legale senza dover ricorrere alla rimozione chirurgica di ovaie o testicoli.

Quest'ultima decisione abbatte ulteriormente le barriere legali e mediche che le persone transgender devono affrontare in Giappone.

In particolare, contesta la costituzionalità dell'obbligo di trattamenti ormonali volti a ridurre le dimensioni del pene o ad ingrandire il clitoride per soddisfare gli standard dell'aspetto genitale.-Una condizione precedentemente considerata necessaria per i cambiamenti legali di genere.

Il caso è stato presentato da un uomo transgender sulla trentina di Sapporo che all'inizio di quest'anno ha presentato domanda per cambiare il suo genere legale senza sottoporsi a procedure mediche che alterano il corpo.

Sebbene soddisfacesse tre dei quattro requisiti della legge, contestò il requisito della comparizione come incostituzionale.

Nella sua sentenza, la corte ha affermato che il diritto di essere trattati in base alla propria identità di genere è un "importante interesse giuridico".

Ha osservato che costringere gli individui a sottoporsi a un intervento chirurgico o a una terapia ormonale per conformarsi a un certo aspetto viola l'articolo 13 della Costituzione, che viene interpretato come garanzia di libertà da interventi fisici invasivi.

La corte ha inoltre respinto l'argomentazione del governo secondo cui i requisiti sono necessari per evitare conflitti negli spazi pubblici con separazione di genere, come i bagni pubblici.

Ha fatto notare che molte persone transgender evitano già tali strutture e che le regole che ne regolano l'uso possono essere stabilite individualmente da ciascuna struttura, senza richiedere interventi chirurgici o terapie ormonali.

Inoltre, la decisione ha evidenziato che i recenti sviluppi in campo medico riconoscono che l'identità di genere non sempre richiede un trattamento fisico, minando qualsiasi base scientifica per imporre requisiti legati all'aspetto.

Sebbene la decisione non abbia valore giuridico vincolante rispetto ad altri tribunali, si prevede che influenzerà casi simili e alimenterà il dibattito sulla revisione dell'attuale quadro giuridico in materia di identità di genere in Giappone.

Poiché le decisioni del tribunale della famiglia in materia di riconoscimento del genere non coinvolgono le parti avverse, questa decisione entrerà in vigore senza appello.