L’autorità antitrust giapponese avvia uno studio sui rischi dell’intelligenza artificiale generativa

L’autorità antitrust giapponese avvia uno studio sui rischi dell’intelligenza artificiale generativa

L'autorità antitrust giapponese ha dichiarato mercoledì di aver avviato un'indagine sul mercato in rapida crescita dell'intelligenza artificiale generativa, con l'obiettivo di promuovere una concorrenza leale in mezzo al dominio dei giganti tecnologici statunitensi nei semiconduttori e nel personale specializzato necessario per lo sviluppo.

I rapidi progressi nella tecnologia dell’intelligenza artificiale hanno spinto la Fair Trade Commission giapponese a compiere il passo senza precedenti di pubblicare un documento volto ad affrontare preventivamente i rischi legati all’antitrust e alla concorrenza, mentre cerca il contributo del pubblico sull’argomento.

Fino al 22 novembre la commissione raccoglierà le opinioni di imprese e utenti, abbinandole a interviste per l'analisi. La prima relazione sui risultati dovrebbe essere pubblicata la prossima primavera.

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa si basa su semiconduttori ottimizzati per l’elaborazione ad alta velocità e grandi quantità di dati per l’addestramento dei modelli. La Commissione ha avvertito nel documento che un accesso limitato a queste risorse potrebbe rendere impossibile l’ingresso di nuovi operatori nel mercato.

Ha anche espresso preoccupazione per il fatto che il colosso statunitense dei chip Nvidia Corp. detiene circa l’80% del mercato globale dei semiconduttori utilizzati per l’intelligenza artificiale generativa, con dati concentrati anche in poche aziende.

Sono stati evidenziati cinque ulteriori rischi, tra cui i giganti dell’IT che sfruttano il loro potere finanziario per monopolizzare gli specialisti e dare priorità ai propri prodotti e servizi attraverso l’inferenza dell’intelligenza artificiale.

Anche gli enti regolatori al di fuori del Giappone stanno lavorando per comprendere lo stato attuale dell’intelligenza artificiale generativa. A gennaio gli Stati Uniti hanno chiesto informazioni su alleanze e investimenti legati all’intelligenza artificiale generativa tra le principali aziende informatiche, mentre l’Unione Europea e la Corea del Sud hanno avviato le proprie indagini.

"Sebbene l'intelligenza artificiale generativa apporti molti vantaggi all'economia e alla società, studieremo come garantire che venga implementata correttamente", ha affermato mercoledì il segretario generale della commissione, Tetsuya Fujimoto, durante una conferenza stampa.