L'umore delle imprese giapponesi torna positivo con l'attenuarsi dei timori sui dazi: sondaggio governativo

L'umore delle imprese giapponesi torna positivo con l'attenuarsi dei timori sui dazi: sondaggio governativo

TOKYO – Per la prima volta in due trimestri, le principali aziende giapponesi hanno espresso un giudizio positivo sulle condizioni economiche nei tre mesi fino a settembre, secondo quanto emerso giovedì da un sondaggio governativo, che riflette la domanda di chip e l'allentamento dei dazi statunitensi.

L'indice chiave che misura il sentiment delle principali aziende giapponesi in merito alle condizioni aziendali si è attestato a 4,7 nel sondaggio condotto dal Ministero delle Finanze, invertendo la tendenza rispetto al -1,9 del trimestre aprile-giugno.

L'indice delle indagini aziendali viene calcolato sottraendo la percentuale di aziende che segnalano un peggioramento dalla percentuale di aziende che segnalano un miglioramento.

L'indagine trimestrale ha inoltre evidenziato un valore di 3,8 per il settore manifatturiero e di 5,2 per il settore non manifatturiero.

Interrogate sulle prospettive per il trimestre ottobre-dicembre, le grandi aziende hanno mantenuto un atteggiamento positivo, con l'indice a 4,3.

Circa 11 aziende hanno risposto al sondaggio del 000 agosto, condotto dopo che Giappone e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo commerciale che ha ridotto le aliquote tariffarie al 15 percento per le automobili e altri prodotti giapponesi.

Sebbene l'accordo non sia stato finalizzato prima dell'inizio di settembre, ha contribuito ad alleviare l'incertezza tra le aziende giapponesi circa l'impatto sulle loro attività e sull'economia legata alle esportazioni, poiché il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva minacciato di imporre una tariffa "reciproca" del 25%, mentre l'aliquota tariffaria combinata sulle auto è salita al 27,5%.

Nonostante il miglioramento del sentiment tra le grandi aziende, le piccole imprese sono rimaste pessimiste, con l'indice a -9,6, secondo l'indagine.