La Cina deciderà presto di arrestare un cittadino giapponese per spionaggio
La Cina dovrebbe decidere presto se arrestare formalmente un uomo d'affari giapponese detenuto a Pechino dallo scorso marzo con l'accusa di spionaggio, hanno riferito mercoledì fonti vicine alle relazioni bilaterali.
Il governo cinese ha recentemente informato Tokyo che il cittadino giapponese è stato posto in detenzione penale, che prevede fino a 37 giorni di detenzione mentre le autorità decidono sul suo arresto formale secondo la legge cinese.
Pechino non ha risposto alle ripetute richieste di Tokyo di rilasciare rapidamente il dipendente della casa farmaceutica Astellas Pharma Inc.
La sua detenzione prolungata potrebbe ulteriormente aggravare i legami sino-giapponesi già tesi in seguito al rilascio in mare di acqua radioattiva trattata dalla centrale nucleare di Fukushima, iniziato alla fine di agosto.
Il personale dell'ambasciata giapponese a Pechino ha incontrato l'uomo il 13 settembre e ha confermato che non aveva problemi di salute, hanno detto le fonti. L'ambasciata è in contatto con la sua famiglia e la sostiene.
Mercoledì un funzionario del governo giapponese ha detto che la detenzione penale dell'uomo era "inaccettabile" e che Tokyo avrebbe chiesto il suo rilascio "il più presto possibile".
La portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha detto mercoledì in una conferenza stampa di non essere a conoscenza della situazione del cittadino giapponese, aggiungendo che Pechino tratterà il suo caso in conformità con la legge e che "i diritti e gli interessi legittimi dell'interessato saranno tutelati". .
Il dipendente senior di Astellas Pharma è stato arrestato a marzo, poco prima del suo previsto ritorno in Giappone. I dettagli precisi di come sia riuscito a violare la legge cinese sul controspionaggio e il codice penale rimangono sconosciuti.
Ad aprile, l'allora ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha chiesto con forza il rilascio anticipato dell'uomo durante le discussioni con il premier Li Qiang e altri alti funzionari cinesi durante un viaggio a Pechino.
A luglio, all’ambasciata giapponese è stato concesso per la prima volta l’accesso consolare di persona all’uomo d’affari. In precedenza, il governo cinese consentiva l’accesso consolare mensile solo tramite collegamento video, citando la necessità di prevenire la diffusione del Covid-19.
Il 1° luglio è entrata in vigore in Cina una nuova legge sul controspionaggio, che amplia la portata di ciò che costituisce attività di spionaggio.
Da quando la legge antispionaggio del paese è entrata in vigore nel novembre 2014, 17 cittadini giapponesi sono stati arrestati per presunto coinvolgimento in attività di spionaggio. Cinque di loro sono ancora detenuti, secondo il governo giapponese.