200 milioni dalla società pubblicitaria Hakuhodo. Multa in yen per l'ufficio aste olimpiche.

200 milioni dalla società pubblicitaria Hakuhodo. Multa in yen per l'ufficio aste olimpiche.

Giovedì, un tribunale superiore giapponese ha confermato la sentenza che impone alla grande società pubblicitaria Hakuhodo Inc. di pagare una multa di 200 milioni di yen (1,4 milioni di dollari) per il suo ruolo in uno scandalo di manipolazione delle gare d'appalto legato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo.

L'Alta Corte di Tokyo ha inoltre confermato la condanna a 18 mesi di carcere, con pena sospesa per tre anni, per Kenichiro Yokomizo, 58 anni, ex presidente della Hakuhodo Sports Marketing Inc., per aver truccato le gare d'appalto per la pianificazione di eventi di prova e la gestione delle sedi dei tornei per i Giochi estivi del 2021.

Si tratta della prima sentenza dell'Alta Corte nel caso che coinvolge sei società, tra cui la rivale di Hakuhodo, Dentsu Group Inc., che sono state incriminate per contratti di trattori per un valore di circa 43,7 miliardi di yen.

Il giudice presidente Kazunori Karei ha respinto l'argomentazione di Hakuhodo secondo cui era ingiusto includere i contratti assegnati tramite negoziazione come possibile scenario di gara e che nel caso in questione avrebbero dovuto essere presi in considerazione solo i contratti assegnati tramite gare d'appalto competitive.

"Le aziende hanno coordinato le loro azioni sulla base dell'intesa comune che tutti i contratti correlati formassero un pacchetto unico", ha affermato Karei.

La corte ha inoltre confermato la sentenza del tribunale distrettuale dello scorso luglio, secondo cui Hakuhodo aveva tentato di tradurre le offerte in conformità con le intenzioni di un ex responsabile operativo del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, condannato per aver avuto un ruolo centrale nello scandalo.

Secondo la sentenza, tra febbraio e luglio 2018 Hakuhodo avrebbe collaborato con l'ex dirigente e altri per decidere a quali aziende sarebbero stati assegnati i contratti per pianificare gli eventi di prova e organizzare i tornei veri e propri, tenendo conto delle preferenze delle sette aziende.

Delle sei società accusate nel caso, Hakuhodo, Dentsu Group e altre due sono state ritenute colpevoli ma hanno presentato ricorso. I processi per le due società rimanenti proseguono presso il tribunale distrettuale di Tokyo.

Gli eventi di prova, organizzati affinché gli organizzatori potessero verificare potenziali problemi operativi, di sicurezza e di gestione della folla, sono stati svolti in vista dei giochi estivi, dopo un rinvio di un anno dovuto alla pandemia di coronavirus.