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Nel dibattito politico, i candidati del PLD cercano l'armonia, non il conflitto

Nessuno dei due candidati presidenziali del Partito Liberal Democratico si è distinto nel dibattito ospitato dal Japan National Press Club il 24 settembre, poiché hanno presentato posizioni simili e vaghe su questioni chiave.

La discussione, che ha toccato argomenti quali la cooperazione con i partiti di opposizione, le contromisure all'inflazione e il proseguimento delle politiche dell'amministrazione Ishiba, ha rivelato un tono cauto e apparentemente introspettivo.

Il partito è consapevole che l'opinione pubblica ha punito il LDP nelle ultime due elezioni.

Con il partito ormai ridotto a un governo di minoranza sia nella camera bassa che in quella alta, i candidati mirano a evitare conflitti, creando al contempo un'apparenza di "armonia interna".

L'evento si è svolto in due parti: una serie di domande reciproche seguite da una sessione di domande e risposte con la stampa.

Per quanto riguarda la cooperazione con i partiti di opposizione, il ministro dell'Agricoltura Shinjiro Koizumi, considerato uno dei candidati principali, non ha presentato una politica chiara.

"Un'opzione è quella di ampliare la coalizione", ha affermato.

Ma non è arrivato a fornire indicazioni concrete, limitandosi a dire: "Si tratta di qualcosa che avviene dopo aver ripristinato la fiducia attraverso gli sforzi di sicurezza sociale e le misure contro l'aumento dei prezzi".

Un altro candidato di spicco, Sanae Takaichi, ex ministro della sicurezza economica, aveva espresso la sua intenzione di continuare ad ampliare la coalizione in una conferenza stampa congiunta il giorno prima.

Tuttavia, quando il 24 settembre un giornalista le ha chiesto a quali partiti di opposizione avesse in mente, ha affermato che nominare un partito prima di assumere la presidenza sarebbe stato "irrispettoso nei confronti dell'altro partito".

È stato chiesto a Koizumi perché non sostiene più l'introduzione di un sistema di doppio matrimonio per le coppie sposate.

Ha spiegato: "Dobbiamo impegnarci di più per creare consenso tra l'opinione pubblica e tra i partiti al governo e all'opposizione".

Takaichi, che l'anno scorso aveva espresso l'intenzione di visitare il santuario Yasukuni dopo essere diventato primo ministro, ha commentato: "Non c'era bisogno di dirlo quando non ero ancora diventato primo ministro".

Ha evitato di impegnarsi seriamente a visitare il santuario legato alla guerra, che altri paesi asiatici considerano un simbolo del militarismo giapponese.

"Emetterò un giudizio appropriato", ha affermato.

Per quanto riguarda le contromisure all'inflazione, tutti e cinque i candidati hanno sostenuto l'attuazione di un taglio delle tasse sulla benzina, che ha già ottenuto un accordo bipartisan.

Koizumi e Takaichi hanno inoltre espresso il loro sostegno all'innalzamento del tetto massimo del reddito imponibile, una politica sostenuta dal Partito Democratico del Popolo, partito d'opposizione.

Nel corso del dibattito sono state espresse anche dichiarazioni a sostegno del proseguimento delle politiche dell'amministrazione Ishiba, tra cui l'istituzione di un'agenzia per la gestione delle catastrofi, il miglioramento delle condizioni del personale delle Forze di autodifesa e la risposta ai dazi statunitensi.