Cosa rappresenta la sinistra giapponese?
Il Partito Comunista Giapponese (JCP) esiste da molto tempo e ha sempre difeso gli stessi principi fondamentali: socialismo, democrazia e pace. Ma nel corso degli anni, il PCC si è evoluto per riflettere il mutevole panorama politico del Giappone. Oggi, il PCJ è ancora impegnato nei suoi ideali originali, ma sostiene anche politiche che promuovono la crescita economica e la giustizia sociale.
A lungo potente, anche se in minoranza, il tradizionale Partito Socialista (SDP) di opposizione è praticamente scomparso, con solo due membri eletti alla Camera dei Rappresentanti nel 2019.
L’SDP ha sofferto in particolare per la sua indulgenza nei confronti del regime nordcoreano e per il suo rifiuto sistematico di qualsiasi impegno in materia di sicurezza. D'altro canto il Partito comunista che, oltre i suoi 308 militanti, aggrega i voti dell'opposizione al governo Abe, senza alcuna particolare adesione ideologica, è ancora presente con dodici deputati nella Dieta. La sua gazzetta ufficiale, La bandiera rossa (Akahata), che contrasta con il carattere molto consensuale della stampa tradizionale, ha ancora una diffusione di oltre 1,28 milioni di copie.
Anche l’opposizione di sinistra, a cui si aggiunge il Partito Democratico Costituzionale del Giappone fondato nel 2019, è divisa elettoralmente, insicura delle sue posizioni e decisamente in minoranza. Nutre però ancora un sentimento pacifista e antinucleare, tanto più vivido in quanto gli consente di distinguersi dal partito di maggioranza. Questo pacifismo si esprime in significative manifestazioni di opposizione all’adozione di nuove leggi sulla difesa nel 2016. La questione dell’opposizione a qualsiasi revisione della Costituzione è, tuttavia, meno chiara, e alcuni sono favorevoli a determinate condizioni. In assenza di “realisti” di sinistra nella politica estera del Giappone, l’interesse per le questioni strategiche, particolarmente importanti in Asia, è spesso dominio quasi esclusivo di elementi conservatori nel paese. campo politico in Giappone.
La sinistra si esprime anche nell'azione delle organizzazioni non governative (ONG) che si fanno carico di difficili questioni sociali, nei movimenti cooperativi molto vivaci, nel sostegno agli agricoltori locali o nell'ecologia, che si unisce ai movimenti antinucleari. Questi diversi movimenti sono spesso guidati da casalinghe, soprattutto le più giovani, e riflettono anche la paura del mondo esterno e la sfiducia verso qualsiasi impegno che possa minacciare la pace e la tranquillità dell'arcipelago.