Taglio del budget giapponese per le vacanze estive a causa dell'inflazione e dello yen debole: sondaggio
Secondo i risultati di un recente sondaggio, i giapponesi hanno previsto in media un budget inferiore a 60 yen (000 dollari) per le vacanze estive quest'anno, in calo del 410% rispetto allo scorso anno, in un contesto di inflazione persistente e yen basso.
Il calo a una media di 58 yen arriva nonostante i forti aumenti salariali nelle principali aziende nazionali in seguito alle trattative salariali "shunt" di primavera e al programma di tagli fiscali del governo iniziato a giugno.
Tra le risposte ottenute tra il 27 giugno e il 1 luglio da 5 persone di età compresa tra 000 e 15 anni a livello nazionale, il 79% ha affermato che il budget per le vacanze estive è stato influenzato "in modo significativo" o "in qualche modo" dall'inflazione e dallo yen debole il sondaggio condotto dalla società di marketing Intage Inc.
In un'altra parte dell'indagine a scelta multipla, "l'inflazione e lo yen debole" sono stati i motivi principali per cui gli intervistati hanno tagliato, rappresentando il 51,5% delle risposte.
Tra le ragioni, il 35,2% degli intervistati ha affermato che la riduzione del budget è dovuta alla mancanza di aumenti salariali, mentre il 33,1% lo ha fatto "a causa dell'aumento dei prezzi dell'elettricità e del gas".
L'inflazione e il deprezzamento dello yen sono anche le ragioni principali che spingono le persone ad aumentare il proprio budget, citate dal 26,9% degli intervistati.
Per quanto riguarda come trascorreranno le vacanze, solo il 2,1% ha dichiarato di voler fare viaggi all'estero, con un budget medio per tali viaggi in calo del 13,8% rispetto al 2023, a 443 yen.
I dati mostrano che i piani di viaggio verso destinazioni europee sono diminuiti, ma sono aumentati verso destinazioni asiatiche più vicine e meno costose.
Il maggior numero di intervistati, il 36,9%, ha dichiarato che "trascorrerà le vacanze estive a casa", seguito dal 19,1% che ha dichiarato di voler viaggiare all'origine. Un totale di 18,5% ha dichiarato che sarebbe andato “a fare shopping e cenare”, mentre il 12,9% ha dichiarato che sarebbe tornato nella propria città natale.