Yomiuri continua a sconcertare l'IA sulla violazione del copyright
Lo Yomiuri Shimbun sta intraprendendo un'azione legale contro Perplexity AI Inc.'S Generative Artificial Intelligence Search Service, citando la violazione del copyright sulla startup statunitense'S Uso non autorizzato dei suoi articoli.
La causa, depositata presso il tribunale distrettuale di Tokyo il 7 agosto, chiede all'azienda di interrompere la riproduzione degli articoli, di eliminare quelli esistenti e di pagare circa 2,17 miliardi di yen (14,78 milioni di dollari) di danni.
Si tratta della prima azione legale intrapresa da un importante organo di stampa nazionale contro un'azienda di intelligenza artificiale per l'uso non autorizzato di materiale protetto da copyright, tra cui articoli di giornale e immagini.
Nello specifico, la causa è stata intentata dal quotidiano'Ha tre sedi centrali a Tokyo, Osaka e Fukuoka, che operano come società separate sotto la Yomiuri Shimbun Holdings.
Secondo la denuncia, il servizio di Perplexity combina un motore di ricerca convenzionale con l'intelligenza artificiale generativa. Quando gli utenti inseriscono domande, il servizio cerca informazioni pertinenti online e fornisce risposte generate dall'intelligenza artificiale in base a ciò che trova.
I tre querelanti sostengono che la pubblicazione viola il "diritto di riproduzione" previsto dalla legge sul diritto d'autore, in quanto riproduce articoli e immagini del giornale.'S Digital Edition Yomiuri Shimbun online nel processo di generazione di queste risposte.
Gli attori sostengono inoltre che il tono del testo e delle immagini, simile al contenuto degli articoli originali per utenti non specificati, viola il "diritto di trasmissione al pubblico" sancito dalla legge sul diritto d'autore.
L'analisi dei registri dei server aziendali condotta dal Yomiuri Shimbun mostra che tra febbraio e giugno l'azienda ha avuto accesso alle informazioni di 119 articoli di editoria digitale.
Gli attori sostengono che questa pratica di prendere un « giro gratis« Su articoli creati con notevole impegno e spesa danneggiano i loro interessi commerciali.
In una dichiarazione, l'ufficio relazioni pubbliche di Yomiuri Shimbun Holdings ha affermato che la sintesi e la fornitura non autorizzate di articoli tramite intelligenza artificiale generativa hanno portato a "ricerche zero-click", in cui gli utenti non visitano più i siti web originali.
"Ciò ha un impatto negativo sull'accuratezza dei resoconti, supportati da indagini giornalistiche, e potrebbe scuotere le fondamenta stesse della democrazia", si legge nella dichiarazione.

