Alla fine di marzo la BOJ deteneva una quota record del 53% dei titoli di stato giapponesi

La BoJ rallenta il ritmo dei tagli obbligazionari, mantenendo il tasso di riferimento allo 0,5%

Martedì la Banca del Giappone ha deciso di ridurre ulteriormente gli acquisti mensili di titoli di Stato oltre aprile del prossimo anno, ma a un ritmo più lento, mantenendo invariato il tasso di interesse, sottolineando il suo approccio cauto alla normalizzazione della politica monetaria nel contesto delle incertezze economiche.

Secondo l'ultimo piano, la banca centrale ridurrà gli acquisti di debito di 200 miliardi di yen (1,4 miliardi di dollari) al trimestre, rispetto agli attuali 400 miliardi di yen. L'importo totale degli acquisti scenderà a circa 2 miliardi di yen entro l'inizio del 2027.

Con i dazi più elevati imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump che offuscano le prospettive dell'economia giapponese orientata all'export, la BOJ ha mantenuto invariato il suo tasso di riferimento allo 0,5% nella riunione di due giorni, la terza riunione consecutiva senza aggiustamenti.

La decisione della Banca di rivedere il ritmo degli acquisti di obbligazioni selezionate arriva dopo che il mese scorso i rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine sono aumentati vertiginosamente a causa delle preoccupazioni sulla salute fiscale del Giappone, in seguito a una serie di richieste da parte dei legislatori di ridurre l'aliquota dell'imposta sui consumi.

Dopo aver posto fine a un decennio di misure di allentamento monetario non ortodosse volte a contrastare la deflazione o il calo dei prezzi, tra cui massicci acquisti di asset, la Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse a marzo dell'anno scorso, per la prima volta in 17 anni.

Nell'ambito dei suoi sforzi di normalizzazione delle politiche, a luglio la banca centrale ha deciso di introdurre un programma di inasprimento quantitativo fino a marzo 2026 per ridurre il suo bilancio gonfio, prima di aumentare nuovamente il tasso di interesse chiave a gennaio.

"È estremamente incerto come evolveranno il commercio e le altre politiche in ogni giurisdizione e come l'attività economica estera e i prezzi reagiranno a queste politiche", ha affermato la BOJ in una dichiarazione dopo la riunione del consiglio.