Come si dice ciao in giapponese?
Presentazione culturale di auguri giapponesi
Nel cuore di un Paese dalle mille e una usanze, il Giappone nasconde dietro ogni parola, ogni atto, una profusione di segni e simboli. Oggi vi invito a tuffarvi nel cuore di un rito universale la cui interpretazione giapponese è ricca di sfumature: come si dice Ciao in giapponese?
Una diversità di saluti per una moltitudine di situazioni
Il Giappone è una nazione che valorizza l’armonia e il rispetto reciproco, valori profondamente radicati che si riflettono anche nella sua lingua. Il saluto non fa eccezione a questa regola. A differenza dei nostri semplici “Ciao” e “Arrivederci”, il giapponese offre una varietà di saluti a seconda del momento, del contesto sociale e del livello di cortesia richiesto.
Ohayou gozaimasu: Buongiorno
Al risveglio, quando la luce del giorno sfiora le cime dei ciliegi, i giapponesi pronunciano “Ohayou”. Traendo origine dalla frase “ohayou gozaimasu”, letteralmente “è presto”, è il saluto comunemente usato in ambienti familiari. Tuttavia, in un contesto più formale, è opportuno privilegiare la versione lunga per sottolineare il rispetto verso il proprio interlocutore.
Konnichiwa: Buon pomeriggio
Mentre le ombre di mezzogiorno prendono forma, “Konnichiwa” risuona nelle strade trafficate da Tokyo a Osaka. Questo saluto viene utilizzato soprattutto nel pomeriggio, una volta che il sole ha raggiunto lo zenit. È il termine più universalmente riconosciuto, anche tra chi ha una conoscenza limitata della cultura giapponese.
Konbanwa: Buongiorno alla sera
Al calar della notte, le luci al neon dai colori vivaci delle principali città del Giappone si riflettono negli occhi dei passanti che esclamano “Konbanwa!” ". Questo termine, che significa "stasera", segna il passaggio tra il giorno e la notte e viene quindi utilizzato come saluto notturno.
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La sfumatura del saluto giapponese
La diversità dei saluti in Giappone non si limita ai diversi momenti della giornata. Il Paese del Sol Levante distingue anche il livello di cortesia necessario a seconda dell'interlocutore. Se il vostro interlocutore è di rango superiore, o se si tratta di un primo incontro, va usata la versione onorifica dei saluti. Inoltre, l'inchino mentre si saluta è molto comune anche in Giappone, è un segno di rispetto e di gentilezza che gli stranieri dovrebbero assolutamente conoscere.
Più di un semplice saluto: una testimonianza del rispetto giapponese
Il rito del saluto in Giappone è quindi più complesso di un semplice “Ciao”. È un processo che richiede un’attenta comprensione del contesto, dell’ora del giorno e dello stato del proprio interlocutore. Di per sé ogni saluto è un vero balletto di rispetto e armonia, che incarna perfettamente lo spirito dell'omotenashi, l'ospitalità giapponese. Quindi, la prossima volta che sarai in Giappone o incontrerai un giapponese, ricorda “Ohayou gozaimasu”, “Konnichiwa” o “Konbanwa”, la cosa principale è nell’atteggiamento.