Qual è l'influenza dello Shintoismo in Giappone?
Lo Shintoismo è la religione più antica del Giappone e ha una forte influenza sul Giappone cultura giapponese. Sebbene esistano molte correnti diverse dello Shintoismo, tutte condividono credenze comuni. Ancora più importante, gli shintoisti credono nei kami, o negli spiriti che popolano il mondo naturale. Questi spiriti si trovano ovunque, dalle montagne ai fiumi agli alberi, e le persone spesso li pregano per chiedere aiuto o guida.
Lo Shintoismo insegna anche che tutte le persone sono uguali e che ognuno ha il dovere di rispettare la propria comunità e l’ambiente che lo circonda. Questa convinzione si riflette nell’organizzazione della società giapponese, che enfatizza la comunità e la cooperazione.
Lo shintoismo, che è un sistema di credenze senza dottrine e dogmi, è la religione più antica del Giappone insieme ai culti popolari. Ancora oggi, oltre il 90% dei giapponesi dichiara di avere una cultura “shintoista”, oltre alla propria adesione al buddismo. Lo shintoismo, tuttavia, ha avuto diverse forme. Alle sue origini è molto vicino alle pratiche animiste presenti in Corea o in Siberia.
Nella “terra degli spiriti” (神国, shinkoku), tutto può essere adorato sotto forma di a kami1. Fenomeni naturali, alberi o pietre straordinari, lo spirito di antenati o personaggi storici e oggi i robot o le macchine che popolano la vita di tutti i giorni. Al vertice di questa gerarchia troviamo lo spirito del sole, Amaterasu – figlia delle tre divinità che crearono il Giappone rimescolando il magma originario per dare forma alla miriade di isole che compongono l'arcipelago e “antenata” della dinastia imperiale.
Durante l'era Edo, tutte le credenze popolari costituente lo Shintoismo (Shinto, “via degli spiriti”), che si esprimono nei santuari di quartiere e di villaggio e nelle feste locali (祭, matsuri), conobbe una forma di sincretismo con il buddismo ufficialmente sostenuto dal potere shogunale. Ancora oggi c'è generalmente un piccolo santuario shintoista all'interno del parco di un tempio buddista. In epoca Meiji, invece, con la restaurazione imperiale, la rinascita di uno Shintoismo ufficiale, lo Shintoismo di Stato, servì a rafforzare la legittimità dell’imperatore e l’identità nazionale del “grande Giappone” di fronte al mondo occidentale e mondo cinese. In questo contesto, le cronache imperiali come la kojiki (Kojiki) furono imposti nei programmi scolastici come fondamento indiscutibile della storia giapponese nel quadro di Shintoismo di Stato.
Lo Shintoismo è anche un sistema di valori incentrato sulla vita e sulla ricerca della purezza, e il panteismo shintoista permette di esorcizzare una natura le cui manifestazioni possono essere particolarmente ostili. Questa attenzione alla natura e alla purezza continua a permeare l'estetica giapponese.
1. Kami et stinco sono due pronunce dello stesso carattere cinese, 神, che designa gli spiriti. Scintoista (Shinto) significa la “via degli spiriti”.