Il rover lunare giapponese si lancia nella prima esplorazione lunare privata al mondo

Il rover lunare giapponese si lancia nella prima esplorazione lunare privata al mondo

Il Moon Rover ultracompatto della startup giapponese Dymon Co. è stato lanciato mercoledì dal Kennedy Space Center della NASA in Florida a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, mentre l'azienda con sede a Tokyo punta a diventare la prima azienda privata al mondo a esplorare e fotografare la superficie lunare.

Si prevede che il rover Yaoki, del peso di 498 grammi, montato sul secondo lander lunare della statunitense Machines Inc., raggiungerà il polo sud lunare all'inizio di marzo.

Circa 50 persone hanno assistito alla trasmissione in diretta del lancio durante un evento organizzato da Dymon presso lo Space Travelium Tenq Museum nel quartiere Bunkyo di Tokyo. Un applauso è scoppiato quando il lander si è separato con successo dal razzo, circa 43 minuti dopo il lancio.

Il nome del rover, che misura circa 14 centimetri di lunghezza e larghezza e 8 centimetri di altezza, deriva dal proverbio giapponese "Nana Korobi, Ya Oki", che si traduce approssimativamente in "cadi sette volte, rialzati otto", evidenziando la sua capacità di tornare ripetutamente in posizione eretta dopo aver acquisito l'orientamento.

Dopo l'atterraggio sulla Luna, Yaoki attenderà circa cinque giorni per acclimatarsi alla temperatura prima di essere schierato. Sarà poi azionato da remoto dalla Terra per diverse ore per catturare e trasmettere immagini.

Il lander lunare di classe Nova-C di Intuitive Machines è stato lanciato nell'ambito dei servizi di carico commerciale della National Aeronautics and Space Administration, che stipula contratti con aziende private per la consegna di strumenti scientifici sulla superficie lunare.

Nel febbraio dello scorso anno, Intuitive Machines è diventata la prima azienda privata a inviare con successo una navicella spaziale sulla superficie lunare.

Il Polo Sud Lunare è anche il sito di atterraggio del programma Artemis, una missione internazionale guidata dagli Stati Uniti per l'esplorazione umana della Luna, perché si ritiene che contenga ghiaccio che potrebbe essere utilizzato per produrre acqua potabile e carburante per razzi.