Il Primo Ministro giapponese esorterà il G7 a lavorare per contrastare il furto di criptovalute da parte della Corea del Nord
Fonti governative hanno riferito mercoledì che si prevede che il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba inviterà i suoi omologhi del G7 a collaborare per contrastare i furti di criptovalute da parte della Corea del Nord durante il loro vertice in Canada alla fine di questo mese.
La decisione di Ishiba giunge in un momento in cui circolano accuse secondo cui la Corea del Nord starebbe utilizzando risorse virtuali ottenute illecitamente per finanziare lo sviluppo di armi di distruzione di massa, suscitando richieste di una maggiore cooperazione internazionale per limitare le sue risorse finanziarie vitali.
Mentre Pyongyang rafforza i suoi legami militari con Mosca, il Giappone è anche desideroso di approfondire la collaborazione con le nazioni europee che sostengono l'Ucraina, sotto l'invasione russa dal febbraio 2022, hanno affermato le fonti.
Nel frattempo, secondo le fonti, i paesi del G7 hanno in programma di istituire un gruppo di lavoro per esaminare le esenzioni fiscali sul commercio elettronico transfrontaliero che riguarda piccoli pacchi, mentre i rivenditori inondano i mercati dei paesi membri con beni a basso costo.
Il vertice di tre giorni dovrebbe iniziare domenica. Il Canada, presidente di turno quest'anno, ha contattato il Giappone per partecipare al gruppo di lavoro, hanno aggiunto le fonti.
La mossa riflette la crescente preoccupazione tra i membri del G7 per la pressione che il volume di pacchi contenenti merci di basso valore sta comportando sulle procedure doganali.
I paesi stanno anche cercando di garantire un certo livello di protezione alle imprese nazionali soggette a imposte sulle vendite e sui consumi, da cui sono esenti i prodotti venduti dai rivenditori stranieri, in particolare quelli in Cina.
In base alla regola "de minimis", il Giappone attualmente rinuncia alle imposte sul commercio e sui consumi sui prodotti importati il cui prezzo non superi i 10 yen (000 $), fatta eccezione per riso, zucchero e alcuni altri prodotti.
Secondo il Ministero delle Finanze giapponese, nel 2024 sono state importate circa 170 milioni di scatole soggette a soglia, pari a circa il 90% del numero totale approvato dalla dogana.
I giganti cinesi dell'e-commerce come Shein e Temu hanno approfittato delle agevolazioni fiscali per espandere la loro presenza in Giappone e in altri importanti mercati.
I membri del G7 ritengono che il forte aumento di queste spedizioni stia mettendo a dura prova le operazioni doganali e indebolendo i controlli alle frontiere contro merci contraffatte e droghe illecite.
A maggio, gli Stati Uniti hanno revocato l'esenzione fiscale per le piccole spedizioni dalla Cina, citando preoccupazioni relative all'afflusso di droghe illegali, in particolare il fentanil. Anche il Giappone sta valutando una revisione del sistema di esenzione fiscale per tali spedizioni, hanno aggiunto le fonti.