Il Giappone non scende a compromessi nella corsa alla conclusione dei colloqui tariffari con gli Stati Uniti: Primo Ministro

Il Giappone terrà colloqui tariffari con noi giovedì: capo negoziatore

Il capo negoziatore giapponese sulle tariffe doganali, Ryosei Akazawa, ha dichiarato che un secondo round di colloqui con gli Stati Uniti per la sua carica più importante si terrà giovedì a Washington, mentre il paese asiatico cerca di ottenere esenzioni dalle imposte che colpiscono i settori automobilistico, siderurgico e altri.

Akazawa, stretto collaboratore del primo ministro Shigeru Ishiba, ha dichiarato ai giornalisti prima di lasciare Tokyo che si sarebbe impegnato a creare un rapporto "win-win" con l'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump.

Il ministro responsabile per la rivitalizzazione economica ha in programma di incontrare il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e altri durante il suo viaggio di tre giorni, durante il quale i settori automobilistico e agricolo saranno probabilmente all'ordine del giorno.

Secondo una fonte del governo giapponese, durante il primo round di colloqui a metà aprile, la parte statunitense ha espresso insoddisfazione per il numero di auto di fabbricazione americana importate in Giappone e ha spinto il suo alleato in materia di sicurezza ad aprire il mercato a una maggiore quantità di prodotti americani, come riso, carne di manzo e patate.

Gli Stati Uniti hanno affermato che i dazi più elevati imposti da quando Trump è tornato in carica a gennaio mirano a ridurre gli enormi deficit commerciali statunitensi e a contrastare quelle che il Paese considera pratiche commerciali sleali. Anche il Giappone si trova ad affrontare una tariffa cosiddetta reciproca del 24%, sebbene sia stata parzialmente sospesa mentre proseguono i negoziati.

Nel tentativo di convincere Washington a prendere in considerazione i dazi, il Giappone sta valutando di proporre un aumento delle importazioni di soia e mais coltivati ​​negli Stati Uniti, ha affermato un'altra fonte governativa.

Secondo la fonte, potrebbe offrire di prendere le scorte in eccesso create dal calo delle esportazioni statunitensi di entrambe le colture verso la Cina, dovuto all'aumento delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino.

Secondo fonti a conoscenza della questione, il Giappone starebbe anche valutando la possibilità di consentire a un maggior numero di auto importate di sottoporsi a un processo di screening di sicurezza e ambientale semplificato.