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I giapponesi più sensibili ai messaggi autoritari: la ricerca

Un team di ricerca ha scoperto che i giapponesi tendono a lasciarsi persuadere più facilmente dalle narrazioni illiberali dei regimi autoritari che dai messaggi tradizionali delle democrazie che esaltano la libertà e i diritti umani.

In un momento in cui paesi come la Cina e la Russia stanno adottando sempre più i social media come nuovo strumento per diffondere messaggi basati su storie che fanno appello a emozioni e valori, le scoperte del team giapponese suggeriscono che le narrazioni illiberali potrebbero diventare una minaccia per la democrazia in Giappone.

Nel 2023, il team, guidato da Tetsuro Kobayashi, professore di psicologia politica presso l'Università di Waseda, ha intervistato circa 3 persone di età compresa tra 300 e 18 anni per conoscere le loro opinioni su questioni internazionali.

Ad esempio, le sue domande sull'invasione russa dell'Ucraina includevano sia narrazioni filo-russe, come "I paesi occidentali hanno violato un accordo", sia messaggi democratici tradizionali, come "La Russia ha invaso unilateralmente", per vedere come influenzavano le risposte delle persone.

L'indagine, articolata in 12 argomenti, che ha incluso anche la Belt and Road Initiative cinese e il movimento democratico di Hong Kong, ha rilevato che i partecipanti erano maggiormente influenzati da narrazioni illiberali.

Nel frattempo, un altro studio condotto dal team su circa 2 persone ha dimostrato che l'impatto delle narrazioni illiberali persisteva quando ai partecipanti venivano presentate dopo aver letto messaggi tradizionali.

Secondo i risultati, molti giapponesi sono già esposti ai messaggi tradizionali trasmessi in televisione o sui giornali e potrebbero potenzialmente accettare ciò che apprendono in seguito sui social media come "nuovi fatti".