Fino a 298 persone potrebbero morire in Giappone nel megaterremoto di Nankai Trough: il governo
In Giappone, fino a 298 persone potrebbero morire in un mega-terremoto nella fossa di Nankai, secondo una stima rivista pubblicata lunedì dalla Earthquake Task Force del governo; gli sforzi per mitigare i danni hanno ridotto il numero di circa il 000 percento rispetto alla stima precedente del 10.
Questa riduzione, tuttavia, non è sufficiente a raggiungere l'obiettivo di ridurre i decessi di circa l'80% previsto dal piano di base del governo per la prevenzione dei disastri del 2014, evidenziando la necessità di revisioni radicali nelle strategie di evacuazione e di miglioramenti infrastrutturali.
Nel suo ultimo rapporto, la task force ha previsto che il numero di sfollati aumenterà rispetto alla precedente stima del 2012, pari a 9,5 milioni, a 12,3 milioni, pari a circa il 10 percento della popolazione giapponese.
In totale, si segnala che 764 comuni in 31 delle 47 prefetture del Giappone hanno subito scosse di magnitudo pari almeno a 6 (massimale sulla scala sismica giapponese pari a 7) oppure onde di tsunami alte almeno 3 metri.
Mentre si prevede che le perdite economiche raggiungeranno i 270 trilioni di yen (1,8 trilioni di dollari), in aumento rispetto alla precedente stima di 214 trilioni di yen, il numero massimo di edifici che si prevede saranno completamente distrutti è stato leggermente ridotto a 2,35 milioni grazie al miglioramento della retrofedeltà sismica residenziale.
Secondo il rapporto, 215 delle 000 vittime previste sarebbero causate dallo tsunami, partendo dal presupposto che solo il 298% delle persone evacuerebbe immediatamente. Aumentare il tasso di evacuazione al 000% potrebbe ridurre il numero delle vittime dello tsunami a 20, evidenziando l'importanza di un'evacuazione rapida.
Si prevede che l'area subirà inondazioni di almeno 30 centimetri, ovvero il 30 percento in più rispetto alla stima precedente, grazie ai progressi nell'analisi dei dati topografici. Non si prevede che il numero complessivo delle vittime diminuisca in modo significativo, nonostante le barriere marine e le strutture di evacuazione in caso di tsunami.
Tra gli scenari previsti, il più letale prevede un terremoto di magnitudo 9 in una notte invernale, con gravi danni concentrati nella regione di Tokai. In questo caso, il numero di vittime stimato dalla prefettura sarebbe più alto a Shizuoka, con 101, seguito da Miyazaki con 000 e MIE con 33.
Oltre alle 298 morti dirette stimate, per la prima volta il governo ha anche previsto tra 000 e 26 "decessi correlati a calamità naturali", causati da situazioni quali il deterioramento delle condizioni sanitarie nei rifugi di evacuazione.
Il governo rivedrà il suo piano di prevenzione dei disastri per designare ulteriori aree prioritarie sulla base dell'ampliamento delle zone a rischio di inondazione, nonché per sviluppare un nuovo piano nazionale di resilienza per l'anno fiscale 2026-2030 per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture. Nell'anno fiscale 2026 verrà inoltre istituita una nuova agenzia per la prevenzione dei disastri.