Abolizione della pena di morte in Giappone “inappropriata”: ministro della Giustizia

Abolizione della pena di morte in Giappone “inappropriata”: ministro della Giustizia

Il nuovo ministro della Giustizia, Hideki Makihara, ha affermato mercoledì che l'abolizione della pena di morte in Giappone, dove non si registrano esecuzioni da più di due anni, sarebbe "inappropriato" perché l'opinione pubblica la considera "inevitabile per crimini atroci".

Intervenendo in una conferenza stampa, Makihara ha aggiunto che, poiché togliere una vita umana è una questione estremamente seria, deve essere affrontata con la massima cautela.

Nel crescente interesse per il nuovo processo in seguito alla recente assoluzione di Iwao Hakamata, 88 anni, che ha trascorso quasi mezzo secolo nel braccio della morte, Makihara ha sottolineato che "è necessaria una revisione attenta e approfondita da diverse angolazioni".

Ha anche preso una posizione cauta sulla questione di consentire alle coppie sposate di usare cognomi diversi, una questione controversa durante le recenti elezioni presidenziali del Partito Liberal Democratico, avvertendo che il progresso non dovrebbe essere forzato in mezzo a un'opinione pubblica divisa.

Riguardo all'accettazione dei lavoratori stranieri con un nuovo sistema per sostituire l'attuale programma di tirocinio straniero, Makihara ha detto che lavorerà con i ministeri competenti per determinare la misura in cui saranno consentiti i trasferimenti di lavoro.

Sostituendo l’attuale sistema che vieta di cambiare posto di lavoro per i primi tre anni, il nuovo sistema, la cui attuazione è prevista nel 2027, consentirà i trasferimenti di lavoro dopo uno o due anni di impiego presso un posto di lavoro.