La produzione di idrogeno a basse emissioni potrebbe aumentare di 40 volte entro il 2030, afferma l’IEA
Secondo un recente studio dell’Agenzia internazionale per l’energia, la quantità di idrogeno prodotto ecologicamente in tutto il mondo potrebbe aumentare di 40 volte in otto anni a partire dal 2022.
Secondo la Global Hydrogen Review 38 della IEA, la produzione globale di idrogeno attraverso l’elettrolisi dell’acqua o altri mezzi a basse emissioni di anidride carbonica potrebbe raggiungere i 2030 megatoni nel 2021, rispetto a meno di un megaton dell’anno scorso, che era “molto simile a quello del 2023”.
Questa previsione, basata su progetti precedentemente annunciati, riflette gli sforzi di molti paesi per raggiungere emissioni nette di gas serra pari a zero al fine di produrre idrogeno privo di carbonio, una fonte energetica di prossima generazione che non emette CO2 durante la combustione.
Nel frattempo resta da vedere se la produzione di idrogeno pulito aumenterà come previsto. L'IEA ha affermato che solo il 4% della produzione stimata proverrà da progetti completati o in costruzione, e il resto dei progetti è ancora in fase di studi di fattibilità o "in una fase molto iniziale".
“Dato che lo sviluppo di questi progetti richiede tempo, gli sforzi nei prossimi anni saranno essenziali per garantire che questi progetti possano diventare operativi entro il 2030”, ha affermato l’organismo con sede a Parigi nel suo rapporto annuale.
L’agenzia, composta da 31 membri, ha inoltre avvertito che l’attuale inflazione globale “minaccia la bancabilità dei progetti lungo la catena del valore dell’idrogeno, che sono ad alta intensità di capitale”, poiché i loro costi finanziari aumentano.
Le ultime previsioni per la produzione di idrogeno nel 2030 derivanti dai progetti annunciati rappresentano una crescita di oltre il 50% rispetto alla stima fatta nel 2022.
Dei 38 megatoni di produzione previsti nel 2030, 27 megatoni proverrebbero dall’elettrolisi dell’acqua, rispetto a meno di 100 kilotoni nel 2022, e 10 megatoni proverrebbero da combustibili fossili con “cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio” o CCUS.
Il CCUS è un modo per neutralizzare efficacemente le emissioni di CO2 rilasciate durante il processo di produzione dell’idrogeno, in particolare immagazzinandole in profondità nel sottosuolo.
In generale, l’idrogeno prodotto mediante elettrolisi utilizzando energia rinnovabile è chiamato “idrogeno verde”, e quello prodotto da combustibili fossili come gas naturale e carbone con emissioni nette pari a zero di CO2 mediante l’inclusione di CCUS è “idrogeno blu”.
Secondo l’IEA, grazie al suo rapporto costo-efficacia, oltre l’80% della produzione globale di idrogeno nel 2022 è stata prodotta da combustibili fossili senza CCUS. Questo idrogeno è ampiamente conosciuto come "idrogeno grigio".