L'aumento dei dazi sull'acciaio imposto da Trump non pesa sul Giappone - Negoziatori USA:
Il capo negoziatore giapponese sui dazi doganali ha dichiarato domenica che la sua controparte statunitense non ha affrontato la decisione del presidente Donald Trump di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio al 50% durante i colloqui a Washington alla fine della scorsa settimana.
L'annuncio di Trump è arrivato sui social media venerdì, lo stesso giorno in cui Ryosei Akazawa, ministro giapponese responsabile della politica economica, ha incontrato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e altri funzionari per il quarto round di negoziati bilaterali sui dazi.
Dopo il suo ritorno a Tokyo, Akazawa, stretto collaboratore del primo ministro Shigeru Ishiba, ha dichiarato ai giornalisti all'aeroporto di Haneda che il governo giapponese avrebbe "monitorato attentamente i dettagli specifici delle misure che saranno rivelate in futuro" dagli Stati Uniti.
Più tardi, domenica, Akazawa ha incontrato Ishiba presso la residenza ufficiale del primo ministro per riferire l'esito degli ultimi colloqui. Ha affermato di essere stato esortato a "continuare a negoziare al massimo delle proprie capacità e con la massima priorità di raggiungere un accordo".
Trump ha addotto sui social media preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale come motivo della sua decisione di aumentare i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'attuale 25%, affermando che la nuova aliquota applicata alla maggior parte delle nazioni entrerà in vigore mercoledì.
Riguardo al piano di Nippon Steel Corp. di acquisire United States Steel Corp., Akazawa ha affermato: "Attendiamo con ansia un annuncio molto ottimistico" da parte dell'amministrazione Trump.
Il Giappone e gli Stati Uniti stanno organizzando un incontro tra Ishiba e Trump a margine del vertice del G7 in Canada a metà giugno, dopo un quinto round di dazi, ha affermato Akazawa.
In base al cosiddetto regime tariffario reciproco di Trump, annunciato il 2 aprile, il Giappone si troverà ad affrontare una tariffa nazionale specifica del 14%, per un'aliquota totale del 24%.
Tra gli altri, anche il Giappone è stato colpito dall'ulteriore tariffa del 25% sulle automobili e da altre imposte settoriali imposte dall'amministrazione Trump per motivi di sicurezza nazionale, in aggiunta all'obbligo di riferimento del 10% che fa parte del suo programma di reciprocità.