Storia della seconda guerra sino-giapponese (1937-1945)
Le cause della seconda guerra sino-giapponese
La seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) fu una guerra prolungata e sanguinosa tra Cina e Giappone per il controllo della regione dell'Asia orientale. Le cause della guerra risalgono al 1931, quando il Giappone invase la Manciuria. Sebbene il Giappone sia stato condannato dalla comunità internazionale, non ha ritirato le sue truppe e ha continuato ad espandere il suo controllo sulla Cina settentrionale. Nel 1937 il Giappone dichiarò guerra alla Cina e iniziò a invadere il paese.
La battaglia di Shanghai e gli eventi successivi
La prima grande battaglia della guerra ebbe luogo a Shanghai, che durò più di tre mesi. La battaglia fu una vittoria militare per il Giappone, ma fu anche estremamente distruttiva per entrambe le parti. Dopo la battaglia di Shanghai, il Giappone conquistò la maggior parte delle regioni costiere e iniziò ad espandersi nell'entroterra. Le truppe giapponesi condussero un brutale assedio di Nanchino, dove commisero numerosi atti di violenza. La guerra continuò per oltre sette anni, con ingenti perdite da entrambe le parti.
L'impatto della seconda guerra sino-giapponese
La seconda guerra sino-giapponese ebbe conseguenze drammatiche per Cina e Giappone. La Cina era devastata dalla guerra e le sue conseguenze economiche e sociali furono profonde. Il Giappone, nel frattempo, sperimentò un notevole calo della sua potenza militare e fu costretto ad abbandonare le sue politiche espansionistiche. La seconda guerra sino-giapponese fu anche un precursore della seconda guerra mondiale, iniziata pochi anni dopo.