L'AIE taglia le previsioni di crescita globale a 5 anni per l'energia eolica offshore
TOKYO – L'Agenzia internazionale per l'energia ha ridotto di oltre un quarto le sue previsioni quinquennali sulla produzione globale di energia eolica offshore, citando cambiamenti politici negli Stati Uniti e cancellazioni di progetti in Giappone e altrove.
Secondo il principale rapporto annuale dell'IEA sulle energie rinnovabili pubblicato all'inizio di questo mese, si prevede che l'espansione della capacità eolica offshore raggiungerà i 140 gigawatt nei cinque anni fino al 2030, in calo del 27% rispetto alle previsioni dell'anno scorso.
Nel suo rapporto "Rinnovabili 2025", l'organismo con sede a Parigi ha affermato di aver tenuto conto di "annullamenti e ritardi di progetti in Europa, Giappone e India dovuti a costi più elevati e problemi nella catena di approvvigionamento" quando ha effettuato la revisione al ribasso.
Ad agosto, la società commerciale giapponese Mitsubishi Corp. ha annunciato il suo ritiro dai progetti di energia eolica offshore con una sussidiaria di Chubu Electric Power Co. e altre, dopo che i costi di costruzione erano più che raddoppiati rispetto ai piani iniziali, infliggendo un duro colpo agli sforzi del governo nel campo delle energie rinnovabili.
Aveva pianificato di costruire 134 turbine eoliche in tre siti nel nord-est e nell'est del Giappone, con operazioni commerciali inizialmente programmate per il 2028-2030 e destinate a proseguire fino al 2052.
Il rapporto dell'IEA cita i "cambiamenti politici" negli Stati Uniti, dove il presidente Donald Trump è tornato alla Casa Bianca per il suo secondo mandato non consecutivo a gennaio, impegnandosi a incrementare la produzione di combustibili fossili, come ulteriore motivo di questa prospettiva più cupa.
Nel complesso, l'IEA prevede che la capacità globale di energia rinnovabile raddoppierà nei prossimi cinque anni, con un aumento di 4.600 gigawatt, di cui circa l'80% è dovuto all'energia solare fotovoltaica (FV).
"Nei prossimi anni la crescita della capacità rinnovabile globale sarà dominata dal solare fotovoltaico, ma contribuiranno anche l'energia eolica, idroelettrica, la bioenergia e la geotermia", ha affermato in un comunicato stampa il direttore esecutivo dell'IEA Fatih Birol.
Il rapporto afferma inoltre che si prevede che le energie rinnovabili supereranno il carbone entro la fine di quest'anno, o al più tardi entro la metà del 2026, diventando "la più grande fonte di produzione di elettricità al mondo".

