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111 poliziotti giapponesi fermano la repressione dello sfruttamento minorile online

Venerdì la polizia nazionale giapponese ha dichiarato che a febbraio e marzo è stata condotta una repressione a livello nazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, che ha portato all'arresto di 111 persone di età compresa tra 14 e 68 anni.

L'operazione si è concentrata sui reati legati alla pornografia minorile online e agli abusi sessuali, segnando la prima partecipazione del Giappone a un'indagine internazionale coordinata con cinque paesi, tra cui Singapore e Corea del Sud, oltre a Hong Kong.

Alcuni arresti in Giappone sono stati effettuati sulla base di informazioni condivise attraverso la cooperazione internazionale, ha affermato l'agenzia, evidenziando l'efficacia della collaborazione transfrontaliera nella lotta allo sfruttamento minorile online.

L'indagine congiunta è stata condotta dal 24 febbraio al 28 marzo e ha portato all'arresto di un totale di 544 persone di età compresa tra 13 e 68 anni in Giappone e in altre nazioni e regioni, ha aggiunto l'agenzia.

Gli arresti in Giappone derivano da casi quali l'esposizione in pubblico e il possesso di materiale pedopornografico. Tra i 111 arrestati c'erano insegnanti di scuola superiore, insegnanti di scuola preparatoria e dipendenti aziendali, nonché studenti adolescenti.

L'agenzia ha affermato che continuerà a rafforzare la cooperazione internazionale per combattere tali crimini.