Il governo giapponese chiede ad Amazon e Apple di migliorare le loro pratiche commerciali

Il governo giapponese chiede ad Amazon e Apple di migliorare le loro pratiche commerciali

Venerdì il ministero dell'Industria giapponese ha consigliato alla filiale giapponese di Amazon.com Inc. di migliorare la trasparenza delle commissioni addebitate ai venditori di articoli e ad Apple Inc. di migliorare la disponibilità delle traduzioni giapponesi dei contratti commerciali.

La misura si basa su una legge giapponese che mira a migliorare la trasparenza e l’equità delle piattaforme digitali e impone ai giganti IT designati come Amazon Japan GK e Apple di informare in anticipo i propri clienti sui termini commerciali e su qualsiasi modifica di tali condizioni.

Amazon Japan non ha rispettato la legge, ha affermato il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, rilevando che l'operatore di e-commerce non ha spiegato chiaramente agli utenti del servizio il sistema associato alle commissioni di vendita, che vengono addebitate per ogni articolo venduto e variare in base alla categoria del prodotto.

La categoria che influisce sulle tariffe di inserzione non è necessariamente la stessa categoria scelta dai venditori quando mettono in vendita gli articoli. Amazon Japan ha l’ultima parola su quale categoria determina le tariffe.

Tuttavia, ad alcuni venditori, apparentemente ignari del sistema, sono state addebitate commissioni più elevate del previsto in base alla categoria scelta.

In alcuni casi, Amazon Japan ha scelto una categoria diversa da quella scelta dal venditore, ma non ha spiegato chiaramente il motivo ai venditori. Inoltre, a marzo e luglio dello scorso anno, non ha informato in anticipo i venditori dei cambiamenti di categoria.

Amazon Japan ha affermato che “si impegna a migliorare l’equità e la trasparenza dell’ambiente imprenditoriale dando priorità alla fiducia dei venditori”.

"Continueremo i nostri sforzi in conformità con il significato della legge", ha affermato la società.

Per quanto riguarda Apple, secondo il ministero, il gigante tecnologico statunitense non ha rispettato la scadenza per fornire ai fornitori di app la traduzione giapponese dei termini e delle condizioni contrattuali.

Amazon Japan è stata incaricata di riferire al Ministero dell'Industria sullo stato di avanzamento dei miglioramenti ogni tre mesi per un anno, mentre ad Apple è stato chiesto di riferire sulle misure adottate per risolvere il problema in un periodo di tre mesi, fornendo documenti al Ministero in giapponese.