Il Giappone chiede moderazione mentre Israele inizia le operazioni di terra in Libano
Martedì il governo giapponese ha espresso "serie preoccupazioni" per l'incursione di terra di Israele contro il gruppo militante Hezbollah sostenuto dall'Iran nel sud del Libano, chiedendo la massima moderazione per prevenire un'ulteriore escalation del conflitto.
Il capo del gabinetto Yoshimasa Hayashi ha chiesto un cessate il fuoco immediato, sottolineando che devono essere prese tutte le misure possibili per evitare vittime civili e chiedendo alle parti interessate di cercare una soluzione diplomatica.
Hayashi, il principale portavoce del governo, ha dichiarato in una conferenza stampa che Tokyo sta compiendo sforzi per garantire la sicurezza dei circa 50 cittadini giapponesi in Libano.
Martedì scorso, l’esercito israeliano ha annunciato di aver lanciato operazioni di terra “limitate e localizzate” contro Hezbollah, segnando la sua prima invasione di terra del Libano dal 2006.
L'incursione fa seguito a esplosioni mortali di cercapersone e walkie-talkie contro membri di Hezbollah, attacchi aerei israeliani su larga scala sul quartier generale del gruppo a Beirut, la capitale libanese, e l'assassinio del suo leader, Hassan Nasrallah.
L’ultimo sviluppo rappresenta un’escalation del conflitto in Medio Oriente, innescato da un attacco a sorpresa del gruppo islamico palestinese Hamas nel sud di Israele quasi un anno fa.
In mezzo alle crescenti tensioni in Medio Oriente, venerdì il Ministero della Difesa giapponese ha ordinato alla Forza di autodifesa aerea di inviare due aerei da trasporto C2 in Giordania e Grecia per prepararsi a una possibile evacuazione di cittadini giapponesi in Libano.
Il Giappone, che dipende fortemente dal Medio Oriente per il suo petrolio greggio, conduce tradizionalmente una “diplomazia equilibrata” tra i paesi arabi e Israele, sostenuto dagli Stati Uniti, il principale alleato di sicurezza di Tokyo.