Il Giappone respinge la richiesta degli Stati Uniti di aumentare il bilancio della difesa al 3% del PIL

Il Giappone respinge la richiesta degli Stati Uniti di aumentare il bilancio della difesa al 3% del PIL

Mercoledì il Giappone ha respinto la richiesta del candidato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per un incarico politico al Pentagono di aumentare la spesa per la difesa al 3 percento del prodotto interno lordo per far fronte alle crescenti sfide in materia di sicurezza.

Il primo ministro Shigeru Ishiba ha affermato che il Giappone "determina autonomamente la spesa per la difesa, non quella di un altro paese", mentre il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha sottolineato l'importanza della sostanza delle capacità rispetto all'entità del bilancio.

Queste dichiarazioni sono arrivate dopo che Elbridge Colby, nominato sottosegretario alla Difesa per la politica, ha dichiarato in una dichiarazione scritta durante un'udienza di conferma al Senato martedì: "Il Giappone dovrebbe spendere almeno il 3 percento del PIL per la difesa il prima possibile".

Il governo giapponese ha da tempo limitato la spesa per la difesa a circa l'1% del PIL, ovvero circa 5 trilioni di yen (33,5 miliardi di dollari), ma negli ultimi anni ha aumentato il budget con l'obiettivo di raggiungere il 2% della produzione nazionale entro l'anno fiscale 2027.

Nel frattempo Colby ha affermato: "Non ha molto senso che il Giappone, che è direttamente minacciato dalla Cina e dalla Corea del Nord, spenda solo il 2%", riferendosi alle richieste di Trump a Taiwan e ai membri della NATO di stanziare rispettivamente il 10% e il 5% del PIL.

L'esperto di sicurezza veterano, noto come China Hawk, ha fatto la stessa affermazione sul bilancio della difesa del Giappone in un post sui social media prima che Trump vincesse le elezioni presidenziali di novembre, assicurandosi il suo secondo mandato non consecutivo a partire dal 20 gennaio.