Il Giappone punta a maggiori esportazioni di riso mentre il consumo interno diminuisce

Il Giappone punta a maggiori esportazioni di riso mentre il consumo interno diminuisce

Venerdì il governo giapponese si è impegnato a esplorare nuovi mercati esteri e a sostenere una produzione più efficiente, nell'ambito degli sforzi per incrementare le esportazioni di riso in risposta a una prevista contrazione a lungo termine dei consumi interni.

Nel libro bianco annuale sull'alimentazione e l'agricoltura per l'anno fiscale 2024 approvato dal Consiglio dei ministri, il Ministero dell'agricoltura, delle foreste e della pesca raccomanda di aumentare le esportazioni di riso nonostante il governo giapponese abbia recentemente introdotto misure per frenare l'impennata dei prezzi interni, causata in parte dalla carenza.

Il rapporto ha individuato Cina, Singapore, Stati Uniti, Hong Kong e Taiwan come mercati target per le esportazioni.

Grazie al boom della popolarità del cibo giapponese all'estero, le esportazioni agricole del Paese hanno raggiunto la cifra record di 1,51 trilioni di yen (10,5 miliardi di dollari) nel 2024, mentre l'obiettivo prefissato è di 5 trilioni di yen entro il 2030, ha affermato il giornale.

Per raggiungere questo obiettivo, il governo intende aumentare le esportazioni di riso, che dovrebbero raggiungere i 12,03 miliardi di yen nel 2024, ovvero il 27,8% in più rispetto all'anno precedente, attraverso le vendite nei ristoranti e nei negozi giapponesi.

Nel suo piano di base a medio-lungo termine per l'agricoltura, pubblicato ad aprile, il governo ha fissato l'obiettivo di incrementare le esportazioni di riso di circa 353 tonnellate, portandole a 000 tonnellate nel 2030 a partire dal 2024.

Per incrementare la produttività delle esportazioni di riso, il governo intende aumentare la superficie gestita dagli agricoltori orientati all'esportazione con campi di 15 ettari o più.

Secondo il piano, l'obiettivo è anche quello di ridurre gli attuali costi di produzione da 16 yen per 000 chilogrammi a circa 60 yen per le esportazioni, per aiutare i produttori nazionali a competere meglio con il riso coltivato all'estero.

Anche il neo-nominato Ministro dell'Agricoltura Shinjiro Koizumi ha esortato i produttori di riso ad aumentare la produzione, nonostante il governo abbia emanato linee guida annuali per ciascuna delle principali regioni di produzione per soddisfare la domanda prevista, un provvedimento che ha portato ad aggiustamenti dell'offerta. La scorsa settimana ha affermato che, anche se ci fosse un surplus, il riso potrebbe essere esportato all'estero o che il governo potrebbe trovare nuovi modi per commercializzarlo.

Anche il primo ministro Shigeru Ishiba sostiene l'aumento delle esportazioni agricole, affermando in un recente programma televisivo: "Piuttosto che dire 'Esporteremo se ci sarà un surplus', dobbiamo puntare a esportare fin dall'inizio".

Nel documento, che per la prima volta include un capitolo dedicato alle esportazioni agricole, si afferma: "È fondamentale passare a trarre profitti dai mercati esteri in crescita", poiché si prevede un calo dei consumi interni a causa del calo demografico.