Il Giappone protesta con la Cina dopo le osservazioni dell'ambasciatore su Taiwan
Il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi ha detto mercoledì che il Giappone ha protestato con la Cina attraverso i canali diplomatici per i commenti relativi alla politica di Tokyo nei confronti di Taiwan fatti dall'ambasciatore cinese in Giappone Wu Jianghao.
Hayashi ha definito i commenti “estremamente inappropriati”, riferendosi al discorso di Wu in una conferenza stampa a Tokyo alla fine del mese scorso secondo cui se il Giappone avesse legato Taiwan alla propria sicurezza, il popolo giapponese “sarebbe trascinato nel fuoco”.
Hayashi ha risposto alle domande di un parlamentare dell'opposizione durante una riunione della commissione affari esteri della Camera.
Hayashi ha sottolineato che la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan sono importanti per la sicurezza del Giappone. Ha affermato che il Giappone ha ripetutamente espresso la sua posizione alla Cina, anche in un dialogo ad alto livello, in cui Tokyo spera che le questioni legate a Taiwan vengano risolte pacificamente.
Alla conferenza stampa di aprile, Wu ha definito "assurda" la percezione che un'emergenza su Taiwan sarebbe un'emergenza anche per il Giappone e ha affermato che il coinvolgimento del Giappone nelle questioni di Taiwan minerebbe le basi delle relazioni sino-giapponesi.
La Cina vede Taiwan, un’isola democratica autogovernata, come una provincia rinnegata da riportare nel suo gregge, con la forza, se necessario.
Wu ha assunto il suo nuovo ruolo a marzo.