Il Giappone riflette sulla regolamentazione delle transazioni in criptovalute
Il Giappone sta valutando di inasprire le normative sulle transazioni in criptovalute, classificandole come prodotti finanziari simili alle azioni, ha affermato martedì una fonte governativa.
Secondo la fonte, la Financial Services Agency sta cercando di rafforzare la supervisione degli emittenti di criptovalute per proteggere gli utenti, in un contesto di aumento delle richieste di investimento fraudolente e di rapida espansione del mercato negli ultimi anni.
Secondo la fonte, l'amministrazione del primo ministro Shigeru Ishiba e il partito Liberal Democratico al governo intendono delineare la direzione del potenziale cambiamento di politica entro giugno. In Giappone, le criptovalute sono attualmente regolamentate dalla legge sui servizi di pagamento.
Gli enti di controllo finanziario e del settore hanno affermato che alla fine di dicembre i conti per il trading di criptovalute in Giappone ammontavano a 11,81 milioni. Il saldo dei depositi è aumentato a circa 4,5 trilioni di yen (30,11 miliardi di dollari).
Se le criptovalute rientrassero nel Financial Instruments and Exchange Act, che riguarda titoli come le azioni, gli emittenti sarebbero tenuti a divulgare informazioni dettagliate sul loro status societario, migliorando potenzialmente la tutela degli utenti.