Il Giappone richiederà alle aziende di estendere il sostegno ai dipendenti con figli
Venerdì il Giappone ha promulgato leggi riviste che richiedono alle aziende di rafforzare le misure di sostegno per i dipendenti che allevano figli, inclusa la facilitazione di un uso più flessibile del telelavoro e di orari di lavoro più brevi, come parte degli sforzi per combattere il calo del tasso di natalità nel paese.
Per i dipendenti con figli dai 3 anni in su che non sono ancora iscritti alla scuola primaria, le aziende saranno tenute a consentire loro di scegliere tra due o più opzioni di stile di lavoro, come il lavoro da casa e orari di lavoro ridotti o scaglionati.
La riduzione dell'orario di lavoro è già prevista dalla legge per i dipendenti con bambini di età inferiore a 3 anni.
L'entrata in vigore delle revisioni legali sarà determinata successivamente da un ordine del governo.
Si prevede che ulteriori misure verranno implementate nell’aprile del prossimo anno, inclusa l’estensione del periodo durante il quale i dipendenti possono richiedere l’esenzione dagli straordinari.
Le norme relative al congedo speciale per i dipendenti che si prendono cura di bambini malati o feriti saranno allentate, consentendo loro di utilizzare il congedo quando le lezioni dei loro figli sono sospese a causa della diffusione di una malattia infettiva.
Per il congedo di paternità, le aziende con più di 100 dipendenti saranno tenute a stabilire e rendere pubblici i propri obiettivi, volti a favorire il coinvolgimento dei padri nell’educazione dei figli.
I progetti di legge di revisione sono stati approvati venerdì dalla Camera dei Consiglieri con la maggioranza dei voti dei partiti di governo e di opposizione, dopo essere stati approvati all'inizio di questo mese dalla Camera dei Rappresentanti.