Il Giappone offrirà punti vendita per promuovere la consegna senza contatto
Il governo giapponese inizierà a offrire punti di acquisto online alle persone che scelgono di ricevere i propri pacchi a domicilio per alleggerire il carico del personale addetto alle consegne, secondo un piano politico elaborato all'inizio di ottobre.
La mossa fa parte degli sforzi per affrontare l’impatto di norme più severe sugli straordinari per i camionisti il prossimo anno. L’obiettivo è dimezzare la percentuale di articoli riconsegnati quando le persone non sono a casa, dall’attuale 12% al 6% nell’anno finanziario 2024 a partire dal prossimo aprile.
"La logistica è un'importante infrastruttura sociale che sostiene la vita delle persone e l'economia", ha affermato il primo ministro Fumio Kishida il 6 ottobre durante una riunione dei ministri competenti per sviluppare misure per affrontare il previsto declino della capacità di trasporto dei camion.
Per favorire il passaggio ad altri mezzi di trasporto, il governo punterà inoltre a raddoppiare nei prossimi 10 anni la quantità di merci trasportate via nave e treno, passando rispettivamente da 50 milioni di tonnellate e 18 milioni di tonnellate nel corso dell'anno finanziario 2020. .
"Includeremo misure che avranno un impatto immediato nelle nostre misure di ripresa e le implementeremo rapidamente", ha detto Kishida, riferendosi al piano economico del governo che sarà sviluppato entro la fine del mese.
Il governo intende includere il piano in una proposta di bilancio supplementare per finanziare il pacchetto economico, hanno detto funzionari governativi.
Come parte del piano, il governo prevede di assegnare punti alle persone che scelgono di ricevere i propri pacchi a casa, nei minimarket o con date di consegna flessibili quando effettuano ordini online.
Il governo sta cercando di decidere quanti punti offrire e quando far partire il provvedimento.
Si sta provvedendo a prevedere dei contributi agli operatori del commercio elettronico per modificare i sistemi di assegnazione dei punti, nonché fondi per coprire parte dei punti assegnati nel bilancio supplementare, nella speranza che gli operatori mantengano volontariamente questa misura dopo la fine del periodo progetto.
La mossa arriva mentre il Giappone affronta il “problema del 2024”, il che significa che si prevede che la capacità di consegna del paese diminuirà quando le nuove normative di aprile limiteranno gli straordinari per i camionisti a 960 ore all’anno.
In un contesto di carenza cronica di camionisti dovuta all’invecchiamento e ai bassi salari, il governo stima che la capacità logistica del Paese diminuirà del 34% nell’anno fiscale 2030 rispetto all’anno fiscale 2019.