Il nipote di Oppenheimer invita al dialogo sui rischi geopolitici
Il nipote del fisico Robert Oppenheimer, che contribuì a sviluppare le bombe atomiche americane usate contro il Giappone alla fine della seconda guerra mondiale, ha sottolineato la necessità del dialogo tra le grandi potenze nucleari durante una visita a Tokyo lunedì.
Charles Oppenheimer ha sottolineato la sua opposizione alle armi nucleari durante una conferenza stampa al Japan National Press Club, sottolineando che in mezzo alle crescenti tensioni geopolitiche, il mondo sta "entrando in una nuova fase più pericolosa che mai".
Il 49enne ha affermato che è necessario aumentare la comunicazione e la collaborazione, in particolare tra Stati Uniti, Cina e Russia, e ha invitato il Giappone a facilitare la cooperazione per il dialogo.
Il suo messaggio arriva in un momento in cui crescono le preoccupazioni per il potenziale utilizzo delle armi nucleari nella guerra della Russia in Ucraina e da parte della Corea del Nord, che ha ripetutamente lanciato missili.
Ha inoltre sostenuto un maggiore utilizzo dell’energia nucleare per combattere il cambiamento climatico, affermando che la conoscenza scientifica dovrebbe essere utilizzata per creare un terreno comune.
“Possiamo usare la stessa scienza e tecnologia per salvare il mondo invece di distruggerlo”, ha detto Oppenheimer.
Sabato, durante la sua prima visita a Hiroshima, Oppenheimer ha incontrato gli hibakusha, ovvero i sopravvissuti alla bomba atomica, tra cui Hiroshi Harada, 84 anni, che un tempo era direttore del Museo Memoriale della Pace di Hiroshima.
Robert Oppenheimer, soprannominato il “padre della bomba atomica”, non andò a Hiroshima o Nagasaki durante il suo viaggio in Giappone nel 1960 su consiglio dei suoi ospiti giapponesi, secondo suo nipote.
"Sono grato di aver avuto l'esperienza di poter andare lì per un viaggio piacevole e avere conversazioni individuali con le persone", ha detto. “So che voleva farlo ma non poteva farlo. »