Il trattato contro l’inquinamento da mercurio prevede il divieto dei tubi fluorescenti entro il 2027

Il trattato contro l’inquinamento da mercurio prevede il divieto dei tubi fluorescenti entro il 2027

I membri di una convenzione internazionale contro l'inquinamento da mercurio hanno concordato venerdì di vietare la produzione e il commercio di tubi fluorescenti entro il 2027, citando i rischi per la salute umana derivanti dall'uso della sostanza nelle apparecchiature.

Poiché la Convenzione di Minamata sul mercurio vieta già la produzione, l’esportazione e l’importazione di lampadine fluorescenti, la produzione di tutti i tipi di prodotti di uso generale sarà sospesa entro quattro anni.

Le lampade fluorescenti attualmente in uso e quelle in stock possono essere utilizzate oltre la data di scadenza.

Le parti della convenzione, tuttavia, non sono riuscite a raggiungere un accordo sul trattamento dell’amalgama dentale durante l’incontro di cinque giorni iniziato lunedì a Ginevra, e terranno consultazioni prima del prossimo incontro nel 2025.

"È stata una settimana fantastica e produttiva per questa convenzione: possiamo essere entusiasti di ciò che abbiamo realizzato", ha affermato Claudia-Sorina Dumitru, presidente della quinta conferenza delle parti del trattato, nelle sue osservazioni conclusive.

L’organizzazione ambientalista Clean Lighting Coalition stima che l’accordo di venerdì sulla produzione e il commercio di lampade fluorescenti aiuterà a ridurre le emissioni di carbonio di 2,7 gigatonnellate, a risparmiare 1,13 miliardi di dollari sulle bollette elettriche e a ridurre l’uso di mercurio di 157 tonnellate tra il 2026 e il 2050.

L’esposizione a grandi quantità di mercurio può causare effetti sulla salute a lungo termine e talvolta permanenti.

Alla fine degli anni '1950, molti residenti della località balneare di Minamata, nel sud-ovest del Giappone, soffrirono di un disturbo neurologico causato da avvelenamento da mercurio dopo aver mangiato pesce contaminato dalla sostanza rilasciata da una vicina fabbrica chimica.

La convenzione, che conta un totale di 147 paesi e regioni membri, è stata adottata in una conferenza internazionale tenutasi nella città di Kumamoto nell’ottobre 2013 ed è entrata in vigore nell’agosto 2017.