L'inviato iraniano esorta il Giappone bombardato a opporsi agli attacchi statunitensi

L'inviato iraniano esorta il Giappone bombardato a opporsi agli attacchi statunitensi

L'ambasciatore iraniano in Giappone, Peiman Seadat, ha esortato Tokyo a opporsi agli attacchi degli Stati Uniti e di Israele contro gli impianti nucleari del suo paese, dopo le dichiarazioni del presidente Donald Trump che ha paragonato gli attacchi degli Stati Uniti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki del 1945.

L'ambasciatore ha dichiarato in una recente intervista a Kyodo News che il commento è un "insulto" non solo all'Iran, ma anche al Giappone, l'unico paese al mondo ad aver subito bombardamenti atomici.

Il Giappone dovrebbe far sentire la sua "voce molto forte", ha affermato Seadat, aggiungendo che la voce del Giappone è "importante" per la comunità internazionale.

L'incontro ha avuto luogo dopo che gli Stati Uniti, stretto alleato del Giappone, hanno bombardato domenica i principali siti nucleari dell'Iran. Israele e Iran si erano impegnati in una lite serrata in seguito ai raid aerei israeliani contro obiettivi militari e nucleari del 13 giugno, prima di annunciare un cessate il fuoco martedì.

Mercoledì, durante la sua visita nei Paesi Bassi per un vertice NATO, Trump ha dichiarato: "Non voglio fare l'esempio di Hiroshima, non voglio fare l'esempio di Nagasaki, ma è stata essenzialmente la stessa cosa. Ha posto fine a quella guerra".

Il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya ha dichiarato lunedì in una nota che il Giappone "considera" l'azione militare degli Stati Uniti una dimostrazione della sua determinazione a ridurre l'escalation della situazione, impedendo al contempo all'Iran di acquisire armi nucleari.

La stabilità in Medio Oriente è fondamentale per il Giappone, povero di risorse, data la sua forte dipendenza dal petrolio greggio della regione, e per il fatto che tradizionalmente ha mantenuto rapporti amichevoli con l'Iran.

Seadat ha criticato il riferimento di Trump ai bombardamenti atomici delle due città giapponesi negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale, definendolo un'affermazione "oltraggiosa" e "irresponsabile" che dimostra "un totale disprezzo per la sofferenza umana".

L'inviato ha affermato che gli attacchi degli Stati Uniti contro i siti nucleari meritano una "condanna globale", definendoli "atti di aggressione" commessi in violazione del diritto internazionale.

Ha anche affermato che "forzare la pace non è pace", riferendosi al commento di Trump sul suo sito di social media, secondo cui "forse l'Iran può ora procedere con la pace e l'armonia nella regione".

L'intervento militare statunitense nel bel mezzo dei negoziati sul nucleare è stato un atto di "tradimento da parte dell'amministrazione Trump", ha affermato Seadat.