I capi della difesa di Giappone e Stati Uniti potrebbero incontrarsi la prossima settimana, per la prima volta sotto un nuovo governo.
TOKYO – Secondo fonti vicine alla questione, mercoledì prossimo a Tokyo si terrà un incontro tra i rispettivi capi della difesa, in quello che sarà il primo incontro ministeriale sotto la guida del primo ministro Sanae Takaichi.
Il nuovo ministro della Difesa Shinjiro Koizumi informerà il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth sui piani del Giappone di rivedere tre documenti chiave sulla politica di difesa e sicurezza e di aumentare la spesa per la difesa per rafforzare le sue capacità, hanno riferito giovedì alcune fonti.
Se ciò si concretizzasse, l'incontro avverrebbe un giorno dopo i colloqui previsti tra Takaichi, che martedì è diventata la prima donna primo ministro del Giappone, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva uno stretto rapporto con il defunto primo ministro Shinzo Abe.
Takaichi, che ha idee aggressive sulla sicurezza nazionale, è spesso descritto dai conservatori come il successore ideologico di Abe.
Si prevede di accelerare la revisione dei tre documenti di sicurezza il prima possibile, aumentando nel contempo la spesa per la difesa del Giappone al 2% del prodotto interno lordo nel prossimo futuro.
Tokyo intende dimostrare la propria volontà di prendere l'iniziativa per rafforzare l'alleanza tra Giappone e Stati Uniti e contribuire alla stabilità regionale.
Secondo le fonti, l'amministrazione Trump ha segretamente sollecitato il Giappone ad aumentare ulteriormente la spesa per la difesa al 3,5% del PIL. La questione potrebbe essere sollevata al vertice di martedì o durante i colloqui ministeriali del giorno successivo.
Considerata l'assertività della Cina nel Mar Cinese Orientale e Meridionale, i leader e i responsabili della difesa dovrebbero anche confermare il loro impegno a rafforzare le capacità di deterrenza e di risposta dell'alleanza.
Dopo aver ispezionato giovedì il campo Asaka della Forza di autodifesa terrestre a Tokyo, Koizumi ha affermato che è naturale che il Giappone apporti le necessarie revisioni alla propria politica di difesa, dato il contesto di sicurezza sempre più rigido che circonda il Paese.

