I responsabili finanziari dell'ASEAN-Plus-3 mettono in guardia contro il protezionismo dopo i dazi statunitensi

I responsabili finanziari dell'ASEAN-Plus-3 mettono in guardia contro il protezionismo dopo i dazi statunitensi

I responsabili finanziari dell'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, più Giappone, Cina e Corea del Sud, hanno lanciato l'allarme domenica circa le potenziali ricadute economiche globali delle politiche commerciali protezionistiche, in seguito all'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un aumento dei dazi sulle importazioni.

"L'escalation del protezionismo commerciale sta pesando sul commercio globale, portando a una frammentazione economica e incidendo sul commercio, sugli investimenti e sui flussi di capitali nella regione", hanno affermato i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali in una dichiarazione adottata durante l'incontro a margine della riunione annuale della Banca asiatica a Milano, in Italia.

La dichiarazione dei paesi ASEAN più tre, che non ha menzionato espressamente gli Stati Uniti, ha anche ribadito il loro impegno nei confronti di un sistema commerciale multilaterale basato su regole, libero, equo e trasparente.

Oltre ai dazi settoriali, in particolare sulle automobili, all'inizio di aprile Trump ha annunciato dazi "reciproci", che dovrebbero infliggere un duro colpo a molte economie asiatiche dipendenti dalle esportazioni.

I membri dell'ASEAN, Cambogia e Vietnam, dovranno pagare pesanti imposte da parte degli Stati Uniti, rispettivamente del 49% e del 46%, sebbene Trump abbia successivamente annunciato una pausa di 90 giorni per la maggior parte dei paesi, eccetto la Cina.

Trump ha imposto tariffe del 24% sulle importazioni dal Giappone, tra cui un'imposta di riferimento del 10% che rimane in vigore mentre proseguono i negoziati.

Sottolineando che le prospettive sono "soggette a crescenti incertezze", i responsabili delle finanze hanno chiesto "una maggiore unità e cooperazione regionale".

"Abbiamo ribadito l'importanza della collaborazione per raggiungere la stabilità economica", ha affermato il ministro delle Finanze giapponese Katsunobu Kato in una conferenza stampa dopo la riunione dell'ASEAN Plus Three.

Nel corso dell'incontro, i responsabili delle finanze hanno anche concordato di aggiornare la multilateralizzazione dell'iniziativa di Chiang Mai, lanciata all'indomani della crisi finanziaria asiatica del 1997 per fornire liquidità in tempi di emergenza, ampliandone la portata per includere pandemie e disastri naturali.

L'Italia è membro dell'istituto di credito internazionale con sede a Manila, insieme ad altri paesi europei.