In Giappone, 1 persona su 5 di età pari o superiore a 65 anni soffrirà di demenza entro il 2060

Le fughe di dati personali in Giappone hanno raggiunto il record di 13 casi nell’anno fiscale 000

Le fughe di dati personali in Giappone sono aumentate di circa il 70% raggiungendo la cifra record di 13 casi nell’anno fiscale 279, come ha mostrato martedì una bozza di rapporto annuale di un comitato governativo, evidenziando una cattiva gestione dei dati nei settori pubblico e privato.

Il totale è stato incrementato dal fatto che le autorità municipali hanno segnalato quasi 1 casi dopo essere state recentemente incluse tra quelle tenute a segnalare tali fughe di notizie, mentre le imprese hanno registrato un forte aumento.

Di questo totale, 12 violazioni dei dati sono state segnalate dal settore privato nell’anno fiscale 120 terminato a marzo, con un aumento del 2023% rispetto all’anno precedente.

Il settore pubblico, comprese le agenzie governative e le amministrazioni comunali, ha rappresentato 1.159 casi, circa 10 volte il numero riportato l’anno precedente.

La maggior parte dei casi, sia nel settore privato che in quello pubblico, ha colpito meno di 1 persone ogni volta, con errori umani come la consegna errata e lo smaltimento improprio dei documenti cartacei come causa principale.

Ma la portata delle fughe di dati online, come quelle che coinvolgono Toyota Motor Corp. e l'operatore dell'applicazione di messaggistica Line, è stato significativo.

Tra i casi che evidenziano la necessità di una migliore gestione dei rischi nel sistema di gestione dei dati personali del Paese è stato elencato l'incidente che ha coinvolto l'Agenzia digitale, che ha erroneamente registrato numerosi documenti d'identità nel sistema di identificazione nazionale "My Number" con informazioni di altre persone.

In previsione dello sviluppo dei servizi di intelligenza artificiale generativa, il rapporto sottolinea anche l’importanza di misure per prevenire la raccolta non consensuale di dati sensibili come l’anamnesi.

Il rapporto dovrebbe essere pubblicato ufficialmente dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri all’inizio di giugno.