I primi ministri giapponese e italiano concordano di unirsi per il successo del vertice del G7
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida e la sua controparte italiana Giorgia Meloni hanno concordato lunedì di lavorare insieme per il successo del vertice del Gruppo dei Sette di giugno, con l'Italia che quest'anno succederà al Giappone come presidente.
Durante i colloqui a Tokyo, i due leader hanno discusso dei risultati del vertice del G7 tenutosi a Hiroshima, la circoscrizione elettorale di Kishida, nel maggio 2023, compresa la definizione di regole per prevenire l’uso improprio della tecnologia dell’intelligenza artificiale.
Kishida e Meloni hanno inoltre riconfermato la loro collaborazione nel sostegno all'Ucraina, che da due anni è sotto l'invasione russa, e si sono confrontati su come affrontare la crescente assertività della Cina nella regione asiatica.
A Hiroshima, i leader del G7 hanno promesso “sostegno incrollabile” all’Ucraina durante la guerra, con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj che ha partecipato alle sessioni nel giorno di chiusura dell’incontro di tre giorni.
Meloni ha detto a Kishida che l’Italia intende concentrarsi nel prossimo vertice su come affrontare il cambiamento climatico e la sicurezza energetica, nonché su come collaborare con le economie emergenti e in via di sviluppo nel “Sud del mondo”.
In una conferenza stampa congiunta dopo i colloqui, Meloni si è congratulata con Kishida, affermando di aver concluso con successo il vertice del G7 del 2023, che ha definito molto complesso.
Kishida ha dichiarato: “Accolgo con favore l’impegno dell’Italia” ad ospitare il vertice del G7 “costruendo sui risultati del vertice di Hiroshima”. Il vertice del G7 di quest'anno si svolgerà dal 13 al 15 giugno in Puglia, nel sud Italia.
Sul fronte della difesa, Kishida e Meloni hanno discusso con la Gran Bretagna del loro progetto comune per lo sviluppo di un aereo da caccia di prossima generazione, mentre devono affrontare sfide sempre più gravi alla sicurezza, come l’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Alla fine dell’anno scorso, i ministri della Difesa di Giappone, Italia e Gran Bretagna hanno deciso di creare un organismo di coordinamento per portare avanti il progetto, un passo fondamentale per mettere in pratica il loro piano.
Il G7 riunisce Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti, oltre all’Unione Europea.