Arrestato un uomo di Kyoto per presunto avvelenamento da tallio di una zia

Le carceri giapponesi si concentrano più sulla riabilitazione che sulla punizione

Domenica è entrato in vigore un emendamento al codice penale che pone maggiore enfasi sugli sforzi di riabilitazione in carcere, segnando la prima modifica alle forme di punizione previste dalle leggi penali giapponesi, vecchie di oltre un secolo.

Secondo il Ministero della Giustizia, la reclusione non è più divisa in categorie lavorative e non lavorative e il lavoro carcerario non è più obbligatorio per i detenuti, consentendo di dedicare più tempo alla consulenza riabilitativa e all'istruzione per ridurre la recidiva.

La legge rivista, che interesserà i condannati domenica, stabilisce nuovamente che la reclusione consiste nella "reclusione in un istituto penale" e che ai detenuti possono essere assegnati "lavori necessari" o possono sottoporsi a "consulenza psicologica necessaria" per la riabilitazione e il miglioramento.

Prima di questa modifica, il trattamento dei detenuti si basava in gran parte sulla probabilità di recidiva, sottoponendo potenzialmente allo stesso regime un taccheggiatore recidivo e un membro di una gang Yakuza.

Il nuovo sistema implementa 24 programmi pensati su misura per l'età, le caratteristiche e altri fattori del detenuto, tra cui un programma di assistenza giornaliera per gli anziani di età pari o superiore a 70 anni, oltre a programmi di recupero dalla demenza e dalla tossicodipendenza rivolti ai tossicodipendenti.

Altri programmi sono rivolti a persone di età compresa tra 20 e 26 anni e a coloro che rischiano pene detentive di almeno 10 anni.

Secondo il Ministero, i detenuti più anziani dovrebbero essere in grado di concentrarsi maggiormente sul mantenimento delle loro funzioni fisiche e cognitive piuttosto che impegnarsi nei tipici lavori carcerari, mentre i detenuti più giovani saranno sottoposti a un programma che consentirà loro di tornare a scuola dopo aver lasciato il carcere.

I detenuti saranno inviati in carceri in grado di offrire loro programmi adeguati. La loro situazione verrà riesaminata ogni sei mesi, consentendo loro di passare a programmi di trattamento diversi, se necessario.

Il codice penale giapponese è stato promulgato nel 1907. La legge che ha introdotto l'ultima modifica è stata promulgata dal Parlamento nel 2022.