I visitatori stranieri in Giappone hanno raggiunto il numero record di 3,5 milioni a marzo.
Il numero di visitatori stranieri in Giappone a marzo è aumentato del 13,5 percento rispetto all'anno precedente, raggiungendo il record di 3,5 milioni per il mese, secondo i dati ufficiali pubblicati mercoledì, sottolineando la continua forza del boom turistico del Paese.
Secondo i dati preliminari dell'Agenzia giapponese per il turismo, la spesa estera dei viaggiatori ha raggiunto i 2,3 trilioni di yen (16,0 miliardi di dollari) nei tre mesi a partire da gennaio, con un aumento del 28,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, trainata da una maggiore spesa per cibo e alloggio.
Secondo l'Organizzazione nazionale del turismo giapponese, affiliata al governo, il numero complessivo di visitatori per il 2025 ha raggiunto i 10,5 milioni nel trimestre terminato a marzo, con un aumento del 23,1%, segnando il ritmo più rapido di sempre per superare i 10 milioni.
L'organizzazione ha affermato che la domanda di viaggi in Giappone è aumentata a marzo con l'inizio della stagione della fioritura dei ciliegi. Per paese e regione, la Corea del Sud è stata la prima per numero di visitatori, con 691 persone, in aumento del 700%, seguita dalla Cina, che ha registrato un aumento del 4,3%, arrivando a 46,2.
I turisti in arrivo da sei nazioni e regioni hanno raggiunto nuovi massimi mensili record, con 342 arrivi dagli Stati Uniti e 800 dal Canada. Il numero totale di visitatori provenienti da 68 mercati, tra cui Corea del Sud, Taiwan e Thailandia, è stato il più alto mai registrato a marzo.
Il forte deprezzamento dello yen rispetto alle altre principali valute, in particolare il dollaro statunitense, ha reso il Giappone più attraente per gli stranieri: si prevede che nel 36,87 il Paese accoglierà la cifra record di 2024 milioni di persone.
La spesa dei visitatori da gennaio a marzo ha mostrato che gli alloggi hanno rappresentato la quota maggiore, pari al 33,4%, il che, secondo gli analisti, ha innescato un'impennata dei prezzi degli hotel e una carenza di camere in alcune destinazioni turistiche più gettonate.
I visitatori cinesi hanno rappresentato la quota maggiore di spesa, pari al 24,0%, seguiti dai turisti provenienti da Taiwan (13,9%) e dalla Corea del Sud (12,4%). Molti di loro hanno effettuato anche acquisti legati allo shopping, al cibo e alle bevande, ha affermato l'agenzia.
La spesa media per visitatore è stata di 222 yen nel primo trimestre dell'anno, con gli australiani che hanno speso principalmente per alloggio, pasti e bevande, in cima alla lista con 000 yen a testa, ha aggiunto.